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Cosa prevede la legge sui vaccini in vigore dal luglio scorso

La ministra Beatrice Lorenzin

Nel luglio 2017 il decreto vaccini firmato dalla ministra Lorenzin è diventato legge. Una norma, voluta per contrastare il calo della copertura vaccinale in Italia, di fatto rende possibile l’iscrizione agli asili nido e alle scuole materne ai soli bambini vaccinati. Sono obbligatori i vaccini anche nelle scuole elementati: ma in questo caso la violazione della legge prevede sanzioni e non il divieto di iscriversi alla scuola dell’obbligo. Le misure del decreto sono entrate in vigore nell’anno scolastico che si è iniziato lo scorso mese di settembre. Ecco nel dettaglio quali sono le principali novità.

I vaccini obbligatori sono dieci

Le vaccinazioni obbligatorie sono 10: antipoliomielitica, antidifterica, antitetanica, antiepatite B, antipertosse, antiHaemophilus influenzae tipo b, antimorbillo, antirosolia, antiparotite, antivaricella. Per queste ultime 4 è prevista una valutazione fra tre anni per l’eventuale eliminazione dell’obbligo. Non saranno dirimenti per l’iscrizione a scuola, ma sono raccomandate e offerte gratuitamente in base alle indicazioni del Calendario vaccinale, altre 4 vaccinazioni: antimeningococcica B e C, antipneumococcica e antirotavirus. Per effettuare i vaccini non sono necessarie 10 diverse punture, ma solo due.

Indispensabili per l’iscrizione a scuola

L’obbligo vaccinale varrà per l’iscrizione ad asili nido e scuole materne, pubbliche e private, nella fascia d’età 0-6 anni, ma riguarderà, con modalità diverse, anche elementari, scuole medie e primi due anni delle superiori, fino cioè ai 16 anni dei ragazzi. Anche i minori stranieri non accompagnati dovranno essere vaccinati. Il genitore può anche autocertificare l’avvenuta vaccinazione e presentare successivamente copia del libretto. Chi è in attesa di vaccinare il bambino può comunque iscriverlo, presentando copia della prenotazione dell’appuntamento presso la azienda sanitaria locale.

Chi è esentato

Le vaccinazioni possono essere omesse o differite solo in caso di accertato pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate e attestate dal medico di medicina generale o dal pediatra. Se un bambino ha già avuto le patologie indicate deve farsi attestare tale circostanza dal medico curante che potrà anche disporre le analisi del sangue per accertare che abbia sviluppato gli anticorpi. I minori non vaccinabili saranno inseriti in classi nelle quali non sono presenti altri minori non vaccinati o non immunizzati.

Le sanzioni previste

Se in genitori non vaccinano i figli, il dirigente scolastico è tenuto a segnalare la violazione alla asl competente entro 10 giorni. L’asl contatta il genitore per un colloquio, indicando modalità e tempi delle vaccinazioni da fare. Se il genitore non provvede, l’asl contesta formalmente l’inadempimento. In questo caso, è prevista per i genitori una sanzione da 100 a 500 euro. In origine la norma prevedeva anche la segnalazione al tribunale dei minori per l’eventuale perdita della patria potestà, passaggio poi cancellato dal testo. Le famiglie potranno prenotare direttamente in farmacia, gratuitamente, le vaccinazioni previste. Tutte le vaccinazioni obbligatorie sono gratuite.

Nasce l’Anagrafe nazionale vaccini

Nasce l’Anagrafe nazionale vaccini, nella quale sono registrati tutti i soggetti vaccinati e da sottoporre a vaccinazione, le dosi ed i tempi di somministrazione e gli eventuali effetti indesiderati. Inoltre viene istituita una Unità di crisi permanente, promossa dal ministero della Salute, per monitorare l’erogazione del servizio e prevenire eventuali criticità. Previste anche campagna di sensibilizzazione e informazione.

 

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