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Coppi di Langa, i biscotti canellesi a forma di tegola, ottimi con il caffè e con il Castelmagno

Con il thé, un vino passito, mojà ant ël cafelacc (inzuppati nel caffè) o, perché no, come accompagnamento ad un buon formaggio saporito come il Castelmagno; i coppi di Langa di Canelli, appunto prodotti nella zona dell’omonimo comune, sono biscotti secchi, friabili, croccanti, dalla suggestiva forma di tegola o, appunto, di coppo, e dal profumo di nocciola spiccato, in grado di fare la felicità tanto dei più grandi quanto dei più piccini. Dolci da compagnia o da merenda, spesso accompagnati da zabajone o vini dolci, la forma così particolare viene conferita loro durante la cottura, facendoli cuocere su apposite teglie ondulate. Prodotto Agroalimentare Tradizionale in virtù delle sue «metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura che risultano consolidate nel tempo e sono praticate sul proprio territorio in maniera omogenea e secondo regole tradizionali per un periodo non inferiore ai venticinque anni», la prima produzione di questi biscotti risale al 1970, ad opera di un pasticciere di Canelli che ricercava la ricetta per un biscotto preparato unicamente con materie locali; dopo un periodo di sperimentazione, nacquero così delle “tartellette” che solo in seguito mutarono, sia nella forma che nel nome, nei coppi di Langa di Canelli, andando poi a trovare un successo ed una fama che supererà di molto i confini della città in provincia d’Asti. Una ricetta che mette molti dei suoi segreti negli ingredienti: un buon burro e nocciole tostate nella giusta maniera sono elementi fondamentali per far nascere dei buoni coppi, motivo per cui il vero biscotto di Canelli può essere gustato solo se preparato dalle mani esperte di un pasticciere di professione; questo, però, non vuol dire che non si possa provare a crearne una propria versione utilizzando la propria cucina e la propria fantasia. Proprio per questo, in “allegato” a questo articolo, una piccola ricetta per sperimentarvi anche voi in cucina e, perché no, provare a dare vita ai vostri coppi di Langa di Canelli: buon appetito!

Ingredienti

  • farina di nocciole Tonda Gentile delle Langhe: 200 g
  • farina 00: 200 g
  • zucchero: 150 g
  • burro: 200 g
  • miele millefiori dell’Alto Monferrato: 5 cucchiaini-
  • uova: 4
  • lievito per dolci: 16 g
  • cannella in polvere: mezzo cucchiaino.

Preparazione

Il primo passo nella preparazione dei nostri “coppi di Langa”, una ricetta veloce che non vi richiederà troppo tempo, parte dalla preparazione del burro e dello zucchero; come prima cosa, mescolateli, facendo ben attenzione che il burro sia stato prima lasciato riposare a temperatura ambiente. Montati a neve gli albumi delle nostre uova, uniamoli al burro e allo zucchero precedentemente lavorati, mescolando il tutto dal basso verso l’alto fino ad ottenere una crema liscia e dall’aspetto omogeneo. Presa la farina di nocciole – facilmente preparabile in casa macinando in un apposito frullatore le nostre nocciole -, uniamo anche questa e mescoliamo il tutto, unendo poi ancora la farina, il miele e il lievito, sempre continuando ad impastare; il risultato finale dovrà essere un composto denso ed omogeneo. Ora non ci resta che lasciar riposare il tutto in frigorifero per non più di una trentina di minuti, magari coprendo il contenitore dove riposerà il composto con un sottile foglio di carta velina.

Bene: siamo a metà dell’opera! Passato il tempo previsto, stendiamo la pasta ottenuta col mattarello e ritagliamone dei pezzi a forma di coppi – o di tegole, che forse è un termine che vi risulterà più familiare! -. È tempo di cuocere: imburriamo una teglia da forno e disponiamovi sopra i nostri biscotti, distanziandoli tra loro almeno di qualche centimetro; dopo aver preriscaldato il forno a 180°, cuciamo i nostri coppi fino a quando non otterranno la tipica colorazione dorata, facendo ovviamente attenzione a non farli scurire troppo. Perfetto, i nostri coppi di Langa sono pronti! Serviamoli dopo che avranno raffreddato ai nostri ospiti, magari conditi da una leggerissima spolverata di zucchero a velo.

Mirco Spadaro

Classe '98, rivolese di nascita, frequenta il corso di Lettere Antiche a Torino, sotto il simbolo della città. Tra viaggi e libri, è innamorato della tecnologia e della scrittura e cerca, tra articoli e post su siti e giornali online, di congiungere queste due passioni, ora nella sua "carriera" come scrittore, ora con il "popolo di internet".

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