Colacino è partito il 16 giugno in sella alla sua bicicletta e da allora non ha mai smesso di pedalare. «E’ stata dura – ci racconta al telefono – ma mi ero preparato per arrivare a Capo Nord in un mese e mezzo. Lo sognavo da tanti anni e finalmente posso dire di poter aggiungere un altro traguardo. E’ filato tutto liscio e sono davvero soddisfatto. L’unico piccolo imprevisto alla frontiera russa. Mi mancava il visto e non mi hanno fatto passare sulla strada anche se avrei dovuto percorrere una manciata di chilometri. Così ho dovuto allungare un po’ il tragitto per approdare alla Pensiola scandinava».
Nel suo percorso per poter vedere il sole di mezzanotte, il ciclista piemontese è transitato
In precedenza il ciclista di Lanzo aveva completato altre imprese sulle due ruote, ma nessuna impegnativa come questa. Nel 2006 aveva raggiunto la Calabria e dieci anni più tardi era arrivato sino in Sicilia in sella alla sua inseparabile bicicletta. L’anno scorso, invece ha raggiunto Barcellona. Tracciati decisamente più alla portata rispetto a quest’ultimo. Ci scherza su Claudio: «Evidentemente sono come il buon vino che invecchiando migliora». Chissà che nel 2019 riesca a stupirci con qualcosa di ancor più impegnativo.
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