All’innovativa sostanza che di fatto era una resina termoindurente, creata dalla condensazione tra fenolo e formaldeide, venne attribuito un nome che celebrava il suo inventore, il quale, senza fretta, la brevettò solo due anni dopo. La bachelite, per tanto tempo, è stata l’antesignana di tutte quelle materie (fino alle ecocompatibili) che hanno permesso di costruire tutta una serie di prodotti mandando in pensione legno, metalli e leghe. Soprattutto riducendo i costi.
Per la generazione dei sessantenni, la bachelite ha accompagnato gran parte della vita dei nonni,
Di certo ha legato il suo nome ad alcune grandi scoperte: la radio, per esempio. Le prime “radio galena”, apparecchi che a vederli oggi sembrano assemblati da un bambino alle prese con un “gioco intelligente”, riuscirono a trasformarsi in un prodotto nazional-popolore grazie alla bachelite. Quelle radio, che erano prototipi di qualcosa ancora non ben definito, uscirono dai laboratori per entrare nelle case con carrozzeria e telaio non più in legno, ma in bachelite.
Attraverso quelle crepe si insinuarono altre materiale artificiali, come il ryon, il cellophane, il poliestere, il pvc, il nylon. “Plastiche” che non hanno avuto alcuna difficoltà nel mandare in pensione la vecchia e buona bachelite. Oggi, mentre tutti si dannano nella ricerca di prodotti che pur essendo artificiali, siano anche “naturali”, gli oggetti creati con il materiale inventato da Hendrick Baekeland e che sono ancora in circolazione, non lavorano più, hanno un posto nel mare magnum delle bancarelle di modernariato e c’è chi se li contende a suon di decine di euro. E dire che fino ad una cinquantina di anni fa quel materiale la faceva da padrone un po’ dappertutto, era la quotidianità per milioni di persone. Oggi è solo più la tenue immagine di come anche le cose cadano nel dimenticatoio, mentre le nuove leve della produzione tecnologica stordiscono il mondo con le loro prospettive.
Un dato è certo, ai tempi della bachelite, di inquinamento non se ne parlava ancora: almeno lei è andata in pensione senza quel peso sulla coscienza. Privilegio che nylon, poliestere ecc. di certo non avranno.