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Casale scrive a Washington: “Amianto portatore di morte”, la Casa Bianca risponde

CASALE MONFERRATO. Qualche giorno fa è rimbalzata da Oltreoceano una notizia sconcertante. Donald Trump  è intenzionato a “riesumare” l’amianto, il cui utilizzo è vietato dal 1989, ripristinandone l’utilizzo nell’edilizia..  Il presidente è da sempre convinto che la fribra non sia da vietare, ma da usare con un limite minimo. In tal senso, avrebbe impartito disposizioni da cui deriverebbe la decisione annunciata dall’Epa (l’Agenzia americana di protezione dell’ambiente) che sospenderà i controlli sulla presenza della fibra nell’aria. La notizia, ancor prima che orrore, suscita incredulità e choc. A partire ovviamente da Casale dove dove il minerale-killer della Eternit ha provocato un disastro.

Il consigliere comunale casalese Luca Servato

Nei giorni scorsi c’è stato uno scambio di messaggi tra la Casa Bianca e la città monferrina sulla questione. Il consigliere comunale Luca Servato  ha scritto a Washington: «Casale Monferrato è tristemente conosciuta come “la città dei morti”. Più di 2.500 persone hanno perso la vita per un cancro correlato all’utilizzo dell’amianto e altre continuano ad ammalarsi. L’amianto non si pensava fosse dannoso all’inizio, ma oggi sappiamo che causa il mesotelioma». Servato osserva inoltre che «oggi nel posto in cui una volta si erigeva la società, c’è ora un grosso parco pieno di fiori come simbolo della nostra resilienza. Si spera che tutte quelle fabbriche nel mondo siano presto trasformate in parchi verdi e non in fabbriche della morte».

La risposta è datata 8 agosto: «Grazie per avere contattato la Casa Bianca. Stiamo esaminando attentamente il vostro messaggio». In seguito alla scarna risposta dagli States, anche il sindaco di Casale Titti Palazzetti ha deciso di scrivere a Trump . «La notizia ci ha stupiti – spiega il primo cittadino -.  Siamo indignati dal fatto che anziché destinare fondi alla ricerca, si possa anche solo pensare di tornare all’impiego di un materiale killer. E’ molto più importante combattere il mesotelioma, considerato che, peraltro, parliamo di un Paese altamente evoluto. Si tratta, evidentemente, di un passo indietro, non accettabile da un’alta democrazia come quella americana. Speriamo si riveli tutto infondato». 

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