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Un viaggio alla “Fiera di San Martin” di Canelli a bordo dello storico treno a vapore

CANELLI. È in programma per domenica 11 una delle più antiche fiere del Piemonte: quella di San Martin di Canelli, la quale potrà essere raggiunta anche a bordo dello storico treno a vapore, messo a disposizione dalla Fondazione Ferrovie dello Stato che da Torino attraversa Asti, Castagnole delle Lanze e Nizza Monferrato. Si parte alla 9.15 da Porta Nuova. I viaggiatori si accomoderanno su carrozze degli Anni Trenta «Centoporte» e il convoglio sarà trainato da una coppia di locomotive a vapore.

All’evento parteciperanno oltre cento bancarelle, che saranno posizionate nel centro storico alle prime luci dell’alba e offriranno tra le più svariati merci. Per l’occasione verranno anche aperte le quattro storiche case: spumantiere Bosca, Contratto, Coppo e Gancia, custodi delle “cattedrali sotterranee” patrimonio Unesco (dove nel 1865 venne prodotto il primo spumante italiano). Ma non solo, anche la distilleria Bocchino sarà aperta, nonché le numerose chiese barocche del centro storico e la “via degli Innamorati”, il percorso dedicato ai personaggi dell’artista francese Reymond Peynet, che da piazza San Tommaso terminerà presso la terrazza panoramica in Costa Belvedere.

Nella stessa giornata si terrà inoltre uno dei più importanti appuntamenti enogastronomici della zona: la Fiera Regionale del Tartufo, che si svolgerà nelle immediate vicinanze della stazione ferroviaria e lungo corso Libertà. L’intera area sarà chiusa al traffico e animata con bancarelle di prodotti enogastronomici particolarmente rappresentativi. Sarà l’Enoteca Regionale di Canelli e dell’Astesana (in Via G. B. Giuliani, 29) ad ospitarne l’inaugurazione, organizzata dal Comune e dall’associazione Trifulau Canellesi. La Fiera ha lo scopo di valorizzare, in particolar modo, il tartufo del nostro territorio; specialmente il tartufo bianco (Tuber Magnatum Pico), le cui doti sono conosciute ed esaltate da secoli e hanno meravigliato per lungo tempo botanici e naturalisti creando un alone di fitto mistero su questo “frutto della terra”. Il concorso è aperto a Trifulau liberi cercatori, ristoratori e commercianti. Canelli il posto delle trifole, è questo lo slogan della fiera regionale del tartufo; infatti, a Canelli, il tartufo è sempre stato chiamato “trifola” e l’unicità di quelle trovate nel territorio sta soprattutto nel suo profumo e nella sua capacità di esaltare particolari piatti della nostra tradizione.

Redazione

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