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Boom 1950-1966, in mostra gli anni dell’entusiasmo

CHERASCO. A cavallo tra gli Anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso l’Italia visse il più importante momento economico della sua storia recente, grazie alla grande espansione economica determinata in primo luogo dallo sfruttamento delle opportunità che venivano dalla favorevole congiuntura internazionale. Più che l’intraprendenza e la lungimirante abilità degli imprenditori italiani, ebbero effetto l’incremento vertiginoso del commercio internazionale e il conseguente scambio di manufatti che lo accompagnò. L’Italia fu costretta ad ammodernarsi e ricompensò quei settori che erano già in movimento, offrendo agli italiani la possibilità di ricostruire la propria esistenza sulle macerie, e sulle miserie, di due guerre mondiali.

Nel 1950, elaborato il lutto, ripartito il lavoro e trovato un equilibrio politico, l’Italia decise, quasi inconsciamente, di cambiare passo ed entrare a far parte di quella società tecnologicamente attrezzata che gli americani liberatori conoscevano già da tempo. Per ripercorrere quel periodo la Città di Cherasco ha in serbo la mostra Boom! Italia 1950-1966 che sarà visitabile dal 6 aprile al 16 giugno a palazzo Salmatoris. La rassegna narra la progressiva trasformazione avvenuta a partire dal 1950, la ricostruzione di una abitazione, di una scuola, di un ufficio, delle attività sportive; ma anche i momenti ludici del bar, del pomeriggio in sartoria o sulla spiaggia. Ma anche i momenti di grande impatto come il Centenario dell’Unità d’Italia – Italia ’61, e il Concilio Vaticano II troveranno uno spazio speciale.

Il leitmotiv narrativo della mostra saranno i giornali, quotidiani e settimanali ritornati finalmente liberi e propositivi: le splendide tavole della Domenica del Corriere e del Corriere dei Piccoli – vera storia illustrata dell’epoca; le prime pagine, con titoli a caratteri cubitali de La Stampa; le fotografie d’epoca, le locandine cinematografiche e tutti quegli oggetti, utili, ma trasformati da un nuovissimo concetto di design, che avrebbero trasformato radicalmente l’estetica stessa del vivere comune. E a proposito di design, si potranno ammirare alcuni mobili da ufficio disegnati da Ettore Sottsass, il primo computer del mondo Olivetti, il mitico P 101, le primissime lavatrici a mano. Ricchissima la sezione dedicata all’editoria, con le prime edizioni degli straordinari libri di autori italiani editi in quegli anni, come L’orologio di Carlo Levi, o De Profundis di Salvatore Satta, fotografie degli anni che avrebbero dato il via al Boom!, ma anche capi d’abbigliamento, oggetti come le calze nere delle Sorelle Kessler che, imposte dalla censura a Canzonissima, divennero oggetto iconico per eccellenza. E ancora: i manifesti e le locandine della stagione cinematografica del neorealismo.

La mostra, organizzata dall’Associazione “Cherasco 1631”, è curata dal suo Presidente Flavio Russo; l’allestimento tecnico dall’Ing. Giovanni Fornaca, con la collaborazione di Riccardo Aimone, Marzio Avalle, Silvano Bottacin e Piero Gandino.   La ricerca e la schedatura delle opere d’arte sarà firmata da Cinzia Tesio, tradizionale curatrice della grandi mostre d’autunno cheraschesi. L’ingresso è gratuito, dal martedì alla domenica 10 – 12,30   14,30 – 19 . Chiuso il lunedì.

Info: Ufficio Turistico – telefono 0172.425050
email ufficio.stampa@comune.cherasco.cn.

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