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Banca di Caraglio, borse di studio a quaranta neodiplomati e laureati di talento

CARAGLIO. Il consiglio di amministrazione della Banca di Caraglio ha stanziato 26 mila euro in borse di studio alla memoria del Cavalier Ufficiale Luigi Bruno per 40 giovani neodiplomati e neolaureati di talento. Potranno presentare domanda i soci, o i figli di soci, che abbiano conseguito, nel 2018, presso un istituto pubblico o equiparato, un diploma di scuola media superiore con votazione non inferiore a 90/100, e che si siano laureati, dal primo luglio 2017 al 30 giugno 2018, con un voto pari a 110/110. Sono previsti 20 contributi da 500 euro per gli studenti delle scuole medie superiori e 20 borse da 800 euro ciascuna per i neo-laureati. Le domande della nuova edizione si potranno presentare entro il 7 settembre prossimo presso le filiali dell’istituto di credito caragliese, tramite raccomandata alla sede di Caraglio.

«La banca continua non solo a rinnovare un’iniziativa in cui crede molto, ma a potenziarla in termini di risorse investite. Il bando 2018 prevede la premiazione di cinque neolaureati in più rispetto all’edizione precedente, a conferma della nostra ferma convinzione nel sostenere il talento che sa esprimere il territorio su cui siamo radicati, fattore decisivo per programmare lo sviluppo economico e sociale dei prossimi anni, in sinergia con il nostro istituto», spiega il presidente Livio Tomatis.

Come da tradizione, i riconoscimenti saranno consegnati ai vincitori durante una serata riservata ai soci della banca e ai loro accompagnatori, prevista per l’autunno. Il regolamento e il modulo di partecipazione sono disponibili sul sito www.bancadicaraglio.it

Nata nel 1892, la Banca di Caraglio ha lo scopo di contribuire allo sviluppo del suo territorio e al benessere della popolazione, attraverso il modello del credito cooperativo. Fondata da 14 caragliesi con il nome di “Cassa Rurale Di Prestiti Con Sede In Caraglio”, intende migliorare la condizione economica e morale dei propri soci, e favorire il risparmio accettando dai soci denaro ad interesse” durante un periodo in cui i ceti più deboli sono afflitti da miseria e usura. Questo è l’ambito di azione del credito cooperativo: un movimento mutualistico che punta al miglioramento della società, attraverso un’imprenditorialità solidale. La Banca di Caraglio continua a ispirarsi ai principi dei suoi fondatori: solidarietà, cooperazione, impegno per il bene comune.

 

Redazione

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