TORINO. Il Presidente Sergio Mattarella ha conferito stamane 25 attestati d’onore di “Alfiere della Repubblica” ad altrettanti giovani che si sono distinti come costruttori di comunità, attraverso la loro testimonianza, il loro impegno, le loro azioni coraggiose e solidali. Tra questi vi è anche Great Nnachi, nata 15 anni fa a Torino da genitori nigeriani, grande talento nel salto con l’asta che ad oggi però non può gridare al mondo la sua appartenenza al nostro Paese, vincolata com’è da una legislazione che le impedisce di diventare italiana fino al compimento dei 18 anni.
La quindicenne, che ha perso il papà quando aveva appena cinque anni, frequenta la seconda superiore al liceo Primo Levi di Torino, specializzato in scienze applicate ad indirizzo sportivo. Great gareggia per il Cus Torino che crede fortemente in lei, a partire dal suo allenatore Luciano Gemello.
Nei mesi scorsi proprio il suo allenatore ha scritto a Mattarella per raccontare la storia di questa giovane e promettente atleta. Un racconto che ha toccato la sensibilità del Presidente della Repubblica che stamattina ha voluto inserire anche Nnachi nell’elenco di 25 giovani insigniti della nomina di “Alfiere della Repubblica” in quanto “rappresenta un modello positivo di cittadinanza per le sue qualità di atleta, affinate pur tra difficoltà, e per la disponibilità che mostra nell’aiutare i compagni e nel collaborare alla formazione e all’allenamento dei più piccoli”.
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