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Ascoltare un libro, invece di sfogliarlo: la seconda edizione della biblioteca vivente a Torre Pellice

TORRE PELLICE. Si è svolta domenica 22 luglio l’undicesima edizione della “Biblioteca Vivente”, organizzata, per il secondo anno consecutivo dall’Assessorato alla Cultura e dalla biblioteca comunale “Carlo Levi” di Torre Pellice. Nel pomeriggio, presso il parco delle Betulle, all’interno del festival “Una torre di libri”, la manifestazione ha avuto in catalogo 15 libri, che hanno trattato temi diversi: uomo sposato con un uomo; persona con il Parkinson; mamma lesbica; handicappato che guida la macchina; persona sieropositiva; ragazza handicappata; mamma di una ragazza lesbica; uomo che vive nella natura senza elettricità; ex dipendente da gioco d’azzardo; rifugiato nigeriano in Val Pellice; persona con demenza; mamma di una ragazza disabile; ragazza palestinese; rifugiato congolese.

Nata a Copenhagen e nominata “Human Library”, fu creata da un ristretto gruppo di giovani come risposta all’aggressione a sfondo razzista subita da un loro compagno nel 1993. Convinti che la comprensione fosse la pre-condizione della tolleranza, i giovani fondarono l’associazione “Stop The Violence”, raggiungendo in breve tempo 30 mila  adesioni. Alla richiesta di preparare un intervento su larga scala per il festival di “Roskilde” nel 2000, l’associazione mise a punto il metodo Human Library, che mette le persone di fronte ai loro pregiudizi, offrendo uno spazio protetto in cui ospitare un dialogo franco e aperto. L’iniziativa ha avuto un enorme successo, e dal 2003 è stata riconosciuta dal Consiglio d’Europa come buona prassi per promuovere il dialogo, ridurre i pregiudizi, rompere gli stereotipi e favorire la comprensione tra persone di diversa età, sesso, stili di vita e background culturale.

Alcuni uomini e donne si sono resi disponibili a parlare della propria vita, divenendo “libri viventi”, facendosi quindi scegliere da qualcuno, non per essere letti, ma ascoltati. Inoltre, dopo il successo riscontrato l’anno scorso alcune associazioni del territorio, quali AslTo3 e i SerD del territorio, il Consorzio Intercomunale Servizi Sociali Pinerolo e il Rifugio Re Carlo Alberto, specializzato nell’accoglienza alle persone con Alzheimer, e il Servizio Migranti della Diaconia Valdese hanno voluto partecipare attivamente all’iniziativa. Oltre a queste è stata preziosa la collaborazione dei Giocatori Anonimi Italia, della Lega italiana per la lotto contro l’aids, dell’Associazione di volontariato Auto Mutuo Aiuto Onlus di Pinerolo, dell’Associazione GeCO Genitori e figli contro l’omofobia.

 

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