Lingua & tradizioni piemontesi

Alla Venaria, un pomeriggio interamente dedicato alla Lingua Piemontese a cura della Pro Loco

Nell’accogliente Sala Comunale di Via Mensa, a due passi dalla Reggia, è stata celebrata la Giornata Nazionale del Dialetto e delle Lingue Locali, tra canti, letture di racconti e poesie in piemontese, e degustazioni di prodotti locali

Venerdì 17 e Sabato 18 Gennaio 2025 si è celebrata in tutta Italia la XII Edizione della “Giornata Nazionale del Dialetto e delle Lingue Locali”. Il programma delle celebrazioni è stato curato dalla Rete Nazionale delle Pro Loco, coordinate dall’UNPLI (Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia).

La giornata è stata istituita dall’UNPLI nel 2013 con l’intento di sensibilizzare le Istituzioni e le Comunità del Territorio alla tutela e valorizzazione dei patrimoni culturali e linguistici locali, in linea con le direttive dell’UNESCO, presso cui UNPLI è accreditata fin dal 2012, quale consulente del Comitato Intergovernativo previsto dalla Convenzione per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale e Linguistico Immateriale.

Dopo una secolare politica di disinteresse e di emarginazione da parte delle Istituzioni e della Cultura dominante nei confronti delle Lingue locali, nella strabica convinzione che i Dialetti e le Lingue regionali potessero contaminare e svilire la purezza della Lingua nazionale (convinzione spinta al punto da inibirne l’uso in pubblico e da sconsigliarne la pratica persino in famiglia, con l’effetto deleterio di averle portate – in taluni casi – quasi all’estinzione), fortunatamente ora molti uomini di cultura, intellettuali, docenti, ecc. hanno cominciato a ricredersi, e a condannare questo atteggiamento scellerato protrattosi per troppo tempo, impegnandosi a rimediare almeno in parte ai danni causati da una visione distorta della realtà, e riconoscendo finalmente alle parlate locali la meritata valenza e dignità culturale e letteraria, espressione di un linguaggio diretto, schietto ed efficace.

L’UNESCO ha recentemente censito in Italia almeno 30 Lingue parlate, oltre all’Italiano, tra Lingue regionali e Lingue minoritarie. Le più diffuse sono il Veneto , il Napoletano, il Friulano, il Piemontese, il Sardo, il Lombardo, l’Emiliano, il Romagnolo, il Siciliano e il Ligure, Lingue regionali che a loro volta presentano varianti dialettali anche molto variegate, a seconda delle zone.

Dal canto suo, in una recente analisi, l’ ISTAT rileva che soltanto il 45% degli Italiani usa esclusivamente la Lingua nazionale. Il  32,2% parla correntemente, a seconda delle circostanze, sia l’Italiano che la propria Lingua regionale o il proprio Dialetto: mentre il 14% della popolazione parla quasi soltanto in Dialetto.

Anche quest’anno, come è ormai consuetudine, la Pro Loco di Altessano Venaria Reale non ha perso l’occasione di celebrare questa ricorrenza, con una fitta scaletta di incontri e intrattenimenti tenutisi nella giornata di Sabato 18 Gennaio 2025.

All’incontro sono intervenuti:

Albina Malerba (Ca dë Studi Piemontèis), Sergio Donna (Monginevro Cultura), Patrizia Chiesa e Raffaello Emaldi (Nòstre Rèis), il Gruppo di Danze Popolari La Contëssa ‘d Mirafior e sò séguit, e il Gruppo Musicale “Parlapà”.

Il gioioso pomeriggio si è snodato tra danze popolari piemontesi, esecuzioni di brani musicali tradizionali, letture di poesie e racconti in Lingua piemontese, all’insegna di una cultura regionale celebrata con orgoglio a 360 gradi. Sono inoltre intervenuti il Vice Sindaco Gianpaolo Cerrini ed altri esponenti della Giunta Comunale di Venaria.

Il successo di questo evento è stato confermato dalla partecipazione di un folto pubblico, al limite della capienza dell’accogliente Sala Gino Vanzi di Via Mensa, la “Contrà Granda dla Venerìa”: tutti convinti che le Lingue locali rappresentano un patrimonio culturale che impreziosisce quel mosaico di idiomi, variegato e colorato, che costituisce una unicità, un valore aggiunto, e una primizia esclusiva del panorama idiomatico del nostro Paese.

Al termine, si è tenuta una conviviale “marenda sinòira” con l’immancabile degustazione di “pan, bur e anciove”, per non dimenticare che gli autentici abitanti di Venaria erano chiamati i “bërlica anciove”. Lo “stranòm” risale al Settecento e ricorda gli scambi commerciali tra Venaria (“La Venerìa”) e Nizza Marittima (“Nissa dël Mar”, per distinguerla dall’altra Nizza, quella del Monferrato, detta “Nissa dla Paja”): broccati e preziosi tessuti in seta in direzione del mare, e acciughe e sale dal mare verso la Venaria. Le acciughe arrivavano alla Venaria, e di qui venivano smistate nei vari mercati del Piemonte. E gli “smistatori” erano gli abitanti del luogo, i “bërlica anciove”, per l’appunto.

Un plauso a Bruno Lanteri, presentatore dell’Evento e maestro di cerimonie, e a Macario Claudio, presidente della Pro Loco, per il loro prezioso contributo e impegno nella difesa della Lingua piemontese e delle tradizioni del territorio.

Sergio Donna

Sergio Donna

Torinese di Borgo San Paolo, è laureato in Economia e Commercio. Presidente dell’Associazione Monginevro Cultura, è autore di romanzi, saggi e poesie, in lingua italiana e piemontese. Appassionato di storia e cultura del Piemonte, ha pubblicato, in collaborazione con altri studiosi e giornalisti del territorio, le monografie "Torèt, le fontanelle verdi di Torino", "Portoni torinesi", "Chiese, Campanili & Campane di Torino", "Giardini di Torino", "Fontane di Torino", "Statue di Torino" e "Ponti di Torino". Come giornalista, collabora da alcuni anni con la rivista "Torino Storia". Come piemontesista, Sergio Donna cura da tempo per Monginevro Cultura le edizioni annuali dell'“Armanach Piemontèis - Stòrie d’antan”.

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