Categories: Cultura & Spettacoli

Al Vignale Monferrato Festival ancora un fine settimana ricco di creatività corporea

VIGNALE. Prosegue il Vignale Monferrato Festival con tre appuntamenti nel fine settimana. Venerdì 6 alle 21.30 in piazza del Popolo è previsto lo Showm The Entrance-Clown-Exit; sabato 7 alle 21.30 sempre in piazza del Popolo All Ways e domenica 8 alle 21.30 a Moncalvo Back Forward Back/Conductor Imagination/Tuè/Co/Scienze.

Showm The Entrance-Clown-Exit (venerdì 6). Arriva in prima regionale al Vignale Monferrato Festival, Hofesh Shechter, uno dei più provocatori artisti della nuova scena internazionale. Caratterizzano la qualità del coreografo israeliano – inglese, classe ’75, un’energia viscerale, quasi che il corpo seguisse senza mediazioni un’impulsiva spinta al movimento e audacia. Dotato di grande sensibilità musicale l’artista crea le colonne sonore dei suoi stessi spettacoli. SHOW è una scarica elettrica, una pièce che qui si rinnova attraverso la sorprendente vitalità di otto giovani danzatori parte di Shechter II, il progetto della Compagnia dedicato al sostegno di nuovi talenti selezionati da tutto il mondo. Una schiera ribelle abita il palcoscenico, figure anarchiche, attori che recitano la loro parte all’interno di un grande circo; i personaggi simbolici si muovono saltellanti, mentre la musica si alza e corrode in un mix irresistibile tra rock, danza e teatro. Un mondo di contrasti, pungenti e ironici, somigliante a quello surreale dei sogni. Servizio navetta gratuito da Torino.

All Ways (sabato 7 ore 21.30). «Abbiamo tutti, davanti a noi, molte strade possibili, ma solo una conduce a noi stessi – racconta Sharon Fridman – . La strada che percorriamo qui attraversa cinque paesaggi emozionali: perdita, ricerca, sogno, innamoramento e costruzione». Sette i danzatori in scena, come fossero un unico corpo, in costante movimento, fin dall’inizio: una strana inerzia li indirizza alla ricerca dell’”armonia”, come fossero viaggiatori, mai soli su questo percorso talvolta tortuoso e non privo di ostacoli ma che prelude all’ascensione. Secondo l’artista israeliano, solo dopo aver trovato la chiave della propria storia ci si può guadagnare la comprensione del nostro ruolo sulla terra e giungere al senso della nostra esistenza. Tutto questo lo racconta un movimento coreografico che ha base nella contact improvisation, una danza estremamente fisica e al tempo stesso fortemente poetica.

Forward Back/Conductor Imagination (domenica 8 luglio alle 21.30). La doppia creazione del giovanissimo Juliano Nunes, danzatore presso il Royal Ballet of Flanders, in Belgio, trova fonte di ispirazione nella musica classica e in particolare nelle creazioni per pianoforte, strumento che, come racconta, “parla direttamente alla sua parte creativa”. il duo Back forward back con Morgan Lugo narra di un viaggio all’indietro nel tempo, nello stesso giorno per più di una volta, un passo indietro nell’ignoto. È seguito da Conductor Imagination, il tentativo di immedesimazione nei panni di un direttore d’orchestra.
Se costui fosse stato un ballerino, come avrebbe trasferito il linguaggio musicale in danza? L’artista brasiliano, già collaboratore di Ohad Naharin, Jiří Kylián e Hans van Manen, danza così, alla ricerca di un modo onesto per tradurre la musica in danza, nel tentativo di tenerle strettamente legate anche nelle immagini da restituire al pubblico.

Tuè. Dopo i lavori “Whiteout” e “Spectre de la rose”, il terzo pezzo composto dal coreografo tedesco di fama internazionale Marco Goecke per Les Ballets de Monte Carlo è l’assolo “Tué”, creato in origine per la ballerina Bernice Coppieters in occasione del 100 ° anniversario di Les Ballets Russes e presentato nel 2009 in onore della principessa Carolina di Monaco. L’assolo è stato eseguito nei gala di varie parti del mondo e raggiunge oggi gli spazi di Orsolina28 nell’ambito di Vignale Monferrato Festival. Ad accentuare l’estetica dell’arte coreografica di Goecke, i brani della chansonnière francese Barbara, che con voce calda e avvolgente abbraccia i movimenti veloci e nervosi dell’interprete, la ballerina americana Drew Jacoby, nella sintesi di un contrasto accentuato dall’originalità dei costumi in scena, di cui lo stesso Goecke è autore.

Co/Scienze. “Co/scienze”, ultimo lavoro del direttore creativo e coreografo Laccio, è il racconto della conquista della consapevolezza del proprio sé, delle azioni che compiamo e degli scopi che le precedono. Questo tipo di consapevolezza destabilizza e scuote, fino a far dubitare degli altri e del legame che a loro ci unisce. L’unione esiste, ma è continuamente messa alla prova. In scena una compagnia di uomini più maturi rispetto al precedente lavoro “Cre/Azione”, perché a guidare i danzatori sul palcoscenico non c’è più l’istinto, ma la coscienza.
La Laccioland Company nasce nel 2012 come nuovo esperimento di analisi e sviluppo originale delle danze urbane.
Il punto di partenza del suo lavoro è la purezza della tecnica hip hop, ma ad essere stravolto è l’arrivo: si cerca e si trova un nuovo linguaggio, plasmato nel tempo sull’esperienza corporea di Laccio.

Biglietti per tutti gli appuntamenti disponibili su www.vivaaticket.it.

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