A una ninfa innamorata di Apollo è dedicata l’armarillide, pianta che cresce in estate

Amarysso, nome di origine greca che significa brillante, è la splendida donna a cui è dedicato questo fiore. Amarillide era anche la ninfa dei boschi innamorata di Apollo. Il fiore detto anche amaryllis belladonna ergendosi sul fusto si prepara a fiorire prima ancora di emettere le foglie ed è perciò chiamata anche Naket Lady o donna nuda.  In questa stagione fa bella mostra di sé, coltivato in vaso e in serra e utilizzato per la sua fioritura fortemente vistosa, non si può non notarla perché sopra lo stelo radunati in cima ci sono tante vistose trombette che superano  in bellezza, tutte le altre fioriture.

L’amarillide è una pianta bulbosa che fiorisce in maniera naturale d’estate, altrettanto utile è piantarla in estate e fiorirà l’anno successivo; dopo la fioritura la pianta va lasciata indisturbata poiché entra nel suo periodo di riposo, si bagna in agosto e poi gradualmente si diminuisce la quantità di annaffiature. Difatti la pianta non vuole attorno al bulbo terreno fradicio, vuole terreno asciutto sabbioso e ben drenato; se è piantata in terra d’inverno la si copre con torba e foglie per proteggerla dal gelo, se è in vaso la coltivazione è più difficile perché è una pianta che ha bisogno di molto nutrimento considerato lo sforzo che fa per produrre i suoi bellissimi fiori. Medea distribuiva alle sue piante sangue di bue, usanza antica ma tuttora praticata.

Di amarilli ne esistono diverse specie, ma due sono le più importanti la prima è appunto la bella donna bulbo di origine sud africano,  la seconda è l’hippeastrum che è un bulbo  originario del Sud America  e noi è questo che compriamo sempre perchè è il più presente ovunque ed è quello dai fiori più grandi, quello usato per le fioriture forzate e  più appariscenti.  Ad esempio si presta benissimo ad essere piantato in vaso, in autunno, e riesce a rendere bene la sua fioritura se ci si ricorda oltre che alla buona dose di torba e sabbia, va anche mescolata una buona dose di concime equino, dopo 6- 7 settimane si potrà già vedere il risultato. In questo modo abbiamo l’amarillo in fiore anche a Natale.

Altre piante sono imparentate con questo gigante: La Nerina è un’altra parente stretta, fiorisce d’autunno ed è perciò poco conosciuta e meno coltivata, nelle regioni costiere la si trova con maggiore frequenza, ve ne sono di piccole alte appena 10 cm e di grandi che superano il metro. Lo Zephirantes affine anch’esso e che viene coltivato assieme ai ciclamini, infine la Stenbergia che cresce molto bene sotto gli alberi ed è di dimensioni molto piccole, tanto da essere scambiata per un crocus.

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