Per rallegrare la casa con una nota di verde e di colori brillanti ecco una bulbosa che si può trovare fiorita in questa stagione: è il ciclamino che ha fiori deliziosamente profumati e dai colori che partono dal bianco al rosa tenue sino ad arrivare al rosa malva al porpora e al rosso intenso.
Questa piccola pianta tuberosa possiede delle foglie ovali arrotondate a punta veramente belle quando presentano variegature macchiate d’argento che sul verde scuro risaltano evidenziandone la forma che ricorda i cuoricini marmorei. Fiorisce in inverno e rallegra le nostre festività dacchè è presente nei bei vasi un po’ dappertutto intorno alle tavole imbandite, nei presepi, nelle vetrine e nei vari luoghi d’incontro. Il ciclamino dei boschi è più piccolo invece e ha i fiori bianchi.
Gli ibridi, dallo splendido colore rosso, che vengono coltivati in serra hanno inoltre sfumature maggiori e forme più sfrangiate, come del resto anche i fiori ottenuti sono più grandi e numerosi nelle infinite varietà che vengono programmate per diversificare i tempi di fioritura; in buona parte questa è concentrata sull’autunno inverno e anche in primavera, sotto serra si può fare di tutto.
Vediamo però in natura come si presentava il ciclamino napoletano, ad esempio, il più noto e il più diffuso nelle regioni mediterranee, Liguria compresa, dove cresceva spontaneo nel sottobosco e fioriva in settembre. Nel sottobosco al fresco e all’umido la pianta aerea d’estate secca e sparisce, mentre il bulbo rimane dormiente dalla tarda primavera all’autunno per poi rinascere dal sottosuolo e fiorire d’inverno. In qualsiasi clima difficile, fra il freddo e le nevi di montagna. E’ un fiore molto antico, conosciuto da sempre in Grecia, come in Africa come in Oriente. Chiamato dai greci “Ciclo” o cerchio, proprio per la forma dei suoi steli che ricadono a terra, era considerato un amuleto poiché guariva dal morso del serpente e preservava inoltre il luogo in cui veniva piantato dai malefici. Una piantina da regalare agli apprendisti stregoni perché pare protegga ma anche presieda agli incantesimi. E guarda come cambiano i tempi: dai greci che dedicarono la pianta a Ecate dea dell’oltretomba, fu considerato anche un simbolo magico e sensuale, sino all’inoltrato Medioevo occidentale che dedica, poi, questa pianta alla Vergine Maria, ragion per cui spesso la si può vedere adornare gli altari a Pasqua perché le macchioline rosse che si vedono all’interno del fiore sono il dolore per la morte del Cristo.
Roxi Scursatone
La Meloni ti fa un regalo per il tuo mutuo, quest'anno puoi avere uno sconto…
La scoperta senza eguali, con mummie di 7.000 anni fa che non hanno nulla di…
La Premier Giorgia Meloni adesso esagera e impone una tassa da 300 euro che colpirà…
Per fortuna arriva il dietrofront dell'Europa, non ci sarebbe più alcun divieto, le continueranno a…
Esplode una nuova polemica relativa agli autovelox, i tanto discussi dispositivi stradali che vigilano sul…
Un drammatico incidente stradale si è verificato nell'alessandrino a causa del quale purtroppo un giovane…