Sabato 22 luglio a Ceres, nelle Valli di Lanzo, si festeggia la birra… omonima

CERES. Chissà quanti negli anni si saranno chiesti se quella birra nota in tutto il mondo si produce proprio a Ceres, paese della Val d’Ala che ha lo stesso nome della marca danese? No, quella birra non si produce a Ceres, ma i 60 anni della presenza del marchio in Italia vengono celebrati sabato 22 luglio proprio nel paese delle Valli di Lanzo, con un evento che va oltre i confini nazionali perché a Ceres sono giunte richieste di partecipazione anche dall’estero. Dei preparativi per l’evento e dell’operoso entusiasmo che si respira nell’aria in questi giorni a Ceres si occupa la puntata di questa settimana delle Storie metropolitane che la Direzione Comunicazione della Città metropolitana di Torino racconta con i reportage televisivi che vengono pubblicati nel canale Youtube dell’Ente.

“Per noi questo evento è un sogno che inseguivamo da anni e, insieme all’azienda, stiamo cercando di organizzarlo al meglio, per renderlo indimenticabile – sottolinea il sindaco di Ceres, Davide Eboli -. Vogliamo accogliere le migliaia di persone che visiteranno il nostro paese tutti i servizi necessari e adeguati”.

Ceres e l’intera Val d’Ala sono mobilitati, con le amministrazioni comunali, le Pro Loco, i volontari e, soprattutto, con l’entusiasmo dei giovani, che non vedono l’ora di accogliere i loro coetanei e far festa con loro. Nel centro storico i visitatori troveranno, oltre alla loro birra preferita, giochi, musica, intrattenimenti per giovani, meno giovani, anziani e famiglie. Perché la filosofia dell’evento è quella di festeggiare il sessantennale della Ceres in Italia senza eccessi e in allegria, con la voglia di condividere un momento di svago in una bella cornice alpina. Grazie alle Pro Loco, la Val d’Ala e più in generale le Valli di Lanzo proporranno i loro prodotti e i loro piatti tipici. A Ceres si stanno specializzando nei grandi eventi, visto che all’inizio di luglio hanno ospitato un arrivo del Giro d’Italia femminile. Il sessantennale della Ceres in Italia è una sorta di “prova del fuoco”, per testare la capacità della comunità locale di gestire una serata la cui riuscita potrebbe lanciare il paese nel mercato turistico nazionale e non solo. La sera del 22 luglio i visitatori sono invitati a degustare, passeggiare, ascoltare musica e assistere ad esibizioni, dal piazzale Grande Torino (dove è stato allestito un palatenda) alla piazza del Municipio, da piazza Europa a piazza IV Novembre e sù, sino al campanile gotico lombardo di Santa Marcellina, simbolo iconico del paese. La logistica dell’evento non è banale, perché si sta lavorando per offrire a tutti la possibilità di parcheggiare l’auto nei paesi vicini e arrivare nel centro storico con i bus navetta.

Le Pro Loco protagoniste

Lo abbiamo già accennato, ma cosa sarebbe l’evento per i 60 anni della Ceres in Italia senza i volontari delle Pro Loco? Ne abbiamo parlato con Roberto Praino, che guida la Pro Loco di Ceres: “L’entusiasmo è tanto perché non è esagerato dire che stiamo vivendo un evento storico. Insieme agli amici delle Pro Loco vicine proporremo le tipicità gastronomiche del territorio, dal Salame di Turgia alla Toma di Lanzo e alle grigliate”.

Il segreto della riuscita di una festa, al di là delle golosità locali, è però la simpatia che sanno suscitare i volontari che accolgono i turisti. Dal punto di vista locale il segreto di una Pro Loco che “funziona bene” è la capacità di riunire e far lavorare insieme anziani, persone di mezza età, giovani e famiglie intere. Lo conferma Praino, che aggiunge: “Qui l’entusiasmo è alle stelle e ognuno ha un suo ruolo ben preciso da svolgere. Facciamo tutto il possibile per non arrivare impreparati. Abbiamo esperienza di eventi piccoli e meno piccoli, con lo scopo di far sì che chi arriva a Ceres si trovi bene e ritorni”.

I biglietti gratuiti per accedere al centro storico di Ceres nel tardo pomeriggio e nella serata del 22 luglio sono esauriti da tempo, ma si può tentare con la lista d’attesa al link urly.it/3wb9c

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