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Food, anche in Piemonte dopo l’emergenza piace sempre di più la spesa online

Per le aziende piemontesi, decisivi il digitale e le startup in quanto il lockdown ha cambiato le abitudini di acquisto. Gli acquisti si indirizzano anche verso i piccoli produttori e le micro-imprese a km 0

TORINO. Una autentica rivoluzione nel carrello virtuale degli italiani. Durante il lockdown, boom per gli acquisti online di generi alimentari: oltre il +160%. Minime differenze tra nord e centro-sud Italia legate esclusivamente alla diversa progressione delle chiusure.

Per i piccoli distributori e le micro imprese artigianali si è posto un problema in più: affrontare il predominio commerciale della grande distribuzione organizzata. La soluzione è arrivata dall’online. Fondamentali le startup, che hanno sostenuto e rilanciato i piccoli produttori, accompagnandoli nella fase di ripresa.

Trend in aumento in un mercato da oltre 1 miliardo

La chiusura forzata di molti esercizi commerciali e le restrizioni causate dalla paura del contagio i fattori che hanno spinto moltissimi italiani a rivolgersi agli e-commerce. I dati rilevati da Nielsen sulle vendite dei prodotti di largo consumo indicano un +81% tra il 24 febbraio e il 1 marzo, fino ad arrivare a un +162,1% quattro settimane più tardi (23-29 marzo). Lo conferma un’indagine di Netcomm, che evidenzia comeil 77% delle aziende che vende online nei diversi settori abbia dichiarato una crescita dei clienti.

Ne consegue che lockdown ha suggerito a molti consumatori di avvicinarsi agli acquisti online, il cui mercato,nel 2019, era stato di circa 1,6 miliardi di euro (fonte: Focus E-commerce (dati 2019) – Osservatorio eCommerce B2C del Politecnico di Milano).

Innovazione a sostegno della tradizione

I piccoli produttori e le micro-imprese del settore enogastronomico hanno formulato una proposta che consentisse ai propri clienti (ristoranti, bar e alberghi e vendite al dettaglio) di continuare a usufruire della loro offerta. Non solo iniziative fai-da-te. La vera novità è stato affidarsi a startup come Qualimenti (che dal 2018 accompagna nell’e-commerce i piccoli produttori di specialità enogastronomiche made in Italy a forte vocazione locale).

L’analisi del Politecnico evidenzia, infatti, come sia il mercato online di vini e prodotti tipici di qualità il solo a raggiungere una copertura nazionale completa. Questo perché è l’unico modo per i consumatori per acquistare prodotti di nicchia, introvabili nei supermercati.

Nel dettaglio, la piattaforma e-commerce ridisegna la distribuzione immettendo nel mercato online anche chi non ha un sito di vendita. Ciò permette a molti piccolissimi produttori di raggiungere clienti abituali e nuovi, offrendo un prodotto di altissima qualità in tempi rapidi a costi contenuti. La riprova arriva da Milano, dove i servizi di consegna sono stati assimilabili a quelli della spesa a domicilio delle catene della GDO.

In questo modo, oltre cento piccole aziende italiane hanno continuato a lavorare e vendere prodotti locali di eccellenza anche durante il lockdown.

Un esperimento talmente riuscito che molte piccole imprese continuano su questa linea anche con la normalizzazione dell’attività lavorativa. Tra queste, alcune aziende piemontesi come Cascina Cantarane (farine, cereali e lavorati), La Rachilana (storica cantina delle Langhe), e Le Trifole Tartufi (vincitrice del Tartufo d’oro 2019), continuano su questa linea anche con la normalizzazione dell’attività lavorativa.

La piattaforma Qualimenti

Attiva da novembre 2018, la piattaforma Qualimenti ha l’obiettivo di accompagnare nel mondo dell’e-commerce i piccoli produttori di specialità enogastronomiche a forte impatto territoriale. Lo fa in maniera completamente diversa dalle realtà già esistenti, fornendo un canale commerciale diretto tra i produttori e il cliente, eliminando tutti i passaggi finora obbligati e permettendo alle parti una comunicazione senza intermediari. A questo si aggiunge il servizio pensato per gestire l’intero flusso di supply chain (catena di rifornimento) e fatturazione del canale HoReCa (Hotel, Restaurant and Catering) in relazione alla selezione e all’acquisto delle eccellenze enogastronomiche.

Qualimenti è la startup di Ruggero Naccari Carlizzi- co-founder e CEO-, Enzo Giuliattini- co-founder e CTO-, e Pietro Polonini- CMO-, già colleghi in FlixBus Italia.  Ad oggi, ha un catalogo di oltre 2500 prodotti provenienti da 19 regioni italiane, tre piattaforme operative- una dedicata al b2c, una per il b2b HoReCa e una per il b2b catering service– con un mercato che si è espanso anche in Inghilterra, Francia e Finlandia.

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