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Storie metropolitane: la grande passione bianca di Gregorio Bernardi e di nonno Bruno

Una grande passione è sempre all’origine di una grande impresa anche quando non arriva la medaglia d’oro: la Discesa libera dei Campionati Mondiali Juniores di sci alpino sulle nevi francesi di Chatel ha confermato il talento di Gregorio Bernardi, finanziere cresciuto agonisticamente nello Sci Club Sestriere e nella squadra regionale del Comitato FISI Alpi Occidentali. Con la medaglia d’argento conquistata nella rassegna iridata giovanile Gregorio ha scritto un nuovo importante capitolo di una grande tradizione di famiglia, perché il nonno, Bruno Piazzalunga, originario di Chiomonte, nel 1968 a 24 anni partecipò alle Olimpiadi di Grenoble, chiudendo all’undicesimo posto in Slalom Gigante. 

Gregorio, nonno Bruno e la grande passione sportiva che li anima sono al centro dell’ultima delle “Storie metropolitane”, che la Direzione Comunicazione della Città metropolitana di Torino racconta con i reportage televisivi che vengono pubblicati nel canale Youtube dell’Ente. Il reportage video di questa settimana è pubblicato all’indirizzo www.youtube.com/watch?v=CESlGh_Jwkk

Siamo saliti a Sestriere in una delle rare giornate che Gregorio riesce a passare con la sua famiglia, perché per 5 mesi l’anno è impegnato nelle gare della Coppa Europa maschile e in molte altre competizioni internazionali sulle Alpi, in Scandinavia e, se capita anche in Canada e negli USA. Senza dimenticare che i successi della stagione invernale si costruiscono nei lunghi mesi della preparazione atletica estiva e negli allenamenti sui ghiacciai, che, tra l’altro, il cambiamento climatico rende sempre più a rischio. Volevamo capire quanto della sua esperienza, della sua passione e dei suoi segreti nonno Bruno è riuscito a passare al nipote, ormai famosissimo nell’ambiente dello sci. Gregorio ci ha confermato che “l’esempio di mio nonno è stato importante, anche perché quando eravamo piccoli era lui a portare sulle piste noi nipoti ed è con lui che abbiamo iniziato a sciare. Non posso che ringraziarlo”.

Il sogno di ogni ragazzo che inizia ad allenarsi e a gareggiare a livello prima nazionale e poi internazionale è quello di vincere le Olimpiadi o i Campionati Mondiali: era così per Bruno Piazzalunga negli anni ‘60 ed è così per Gregorio oggi, con il pensiero rivolto a Milano-Cortina 2026 o ai Giochi Invernali del 2030. “Tutti i giorni ci sacrifichiamo tra allenamenti, gare e trasferte – ci ha raccontato Gregorio -. È in fondo una bella vita, ma certamente non possiamo divertirci come gli altri ragazzi della nostra età: ci divertiamo in modo diverso e, per chi di noi fa parte di un gruppo sportivo militare o della Nazionale, la squadra diventa quasi come una famiglia. Ci si allena e si vive tutti insieme”.

Ma cosa consiglierebbe il giovane finanziere di Sestriere ad un bambino che voglia iniziare a gareggiare?

“Consiglierei di non pensare subito al risultato, perché da bambini l’importante è divertirsi e stare con gli altri bambini. Gli allenamenti e le trasferte devono essere un divertimento”.

Bruno Piazzalunga ricorda le belle giornate sugli sci con tutta la famiglia, quando i nipotini iniziavano a mettere gli sci ai piedi, ma non crede di avere qualche segreto particolare da trasmettere a Gregorio, perché “di consiglieri tecnici ne ha tanti”. Certamente i materiali, le piste, la preparazione degli atleti e la tutela della sicurezza sono cambiati molto da quando Bruno Piazzalunga partecipava alle Olimpiadi. “Ma, in fondo, questi ragazzi fanno le stesse cose che facevamo noi. La differenza è che adesso un buon atleta può prolungare la sua carriera internazionale sino a 30 anni e oltre. Se Gregorio non riuscirà a gareggiare a Cortina fra due anni sarà per la volta successiva. L’importante è che si diverta”.

La passione e il talento contano e l’esempio di Gregorio lo dimostra ma, a certi livelli, occorrono anche una famiglia che supporti l’atleta, buone disponibilità economiche e una società sportiva ben organizzata. Dopo i primi rudimenti appresi dal nonno e superata la fase del puro divertimento infantile, come sempre accade, è la società sportiva, e, nel caso di Gregorio, il blasonato Sci Club Sestriere, la “culla” agonistica in cui un ragazzo affina le sue doti naturali. “Per le famiglie il sacrificio economico per portare un ragazzo come Gregorio sulla ribalta internazionale è ingente. Un atleta al primo anno nelle categorie Giovani spende circa 20.000 euro per gareggiare in una singola stagione invernale – ci ha spiegato Maurizio Poncet, direttore dello Sci Club Sestriere –. L’esempio degli atleti che hanno successo è importante per i ragazzi che iniziano il percorso agonistico ed è motivo di grande orgoglio per la società sportiva che ha selezionato l’atleta e lo ha aiutato a crescere. Nello sport arriva chi ha talento, ma soprattutto chi si sacrifica. Fin dalla categoria Cuccioli abbiamo capito che Gregorio era predisposto per la velocità: sugli sci ma anche in estate con la mountain bike downhill”.

Gregorio Berardi con Maurizio Poncet direttore dello Sci Club Sestriere

Un ragazzo di talento, Gregorio, ma anche simpaticamente birichino. “Qualche anno fa eravamo all’Alpe di Mera, in Valsesia, per i campionati regionali Children – racconta ancora Maurizio Poncet –. Nel pomeriggio i ragazzi avevano qualche ora libera nel dopo gara. Ad un certo punto l’allenatore Alessandro Giordano mi manda sul cellulare il video di due ragazzi che si tuffano nelle gelide acque del Sesia. Eravamo nel mese di febbraio e quei due erano Gregorio Bernardi e Denni Xhepa (Denni è un giovane e bravissimo atleta di nazionalità albanese, che è nato a Pinerolo, è cresciuto agonisticamente a Sestriere ed ha rappresentato l’Albania nelle Olimpiadi Invernali di Pechino 2022 – ndr). Di primo acchito ci siamo arrabbiati ma alla fine ne abbiamo sorriso, perché in quel video si vedevano due ragazzi a cui non manca certamente il coraggio”.

Ma cosa significano le vittorie sportive per quella che, in fin dei conti, è una piccola comunità di alta montagna? Lo abbiamo chiesto al Sindaco di Sestriere, Gianni Poncet, che ci ha risposto che “cittadini e amministrazione comunale sono vicini a Gregorio, a sua sorella e a tutta la loro famiglia, per i sacrifici e l’impegno messo in campo per ottenere risultati importanti. È importante che atleti di talento come Gregorio possano entrare nei gruppi sportivi militari e il Comune fa il possibile per supportare tutti gli atleti della nostra comunità, ma occorrerebbe avere più risorse. Abbiamo stanziato 80.000 euro a favore dei ragazzi residenti a Sestriere che svolgono attività agonistica in diverse discipline. Siamo intervenuti per abbattere del 50% il costo degli skipass stagionali per i giovani atleti. Ma dobbiamo cercare fare di più”.

(il servizio è di Michele Fassinotti – Città Metropolitana di Torino)

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