Cultura & Spettacoli

Delitto/Castigo, due sole repliche al Teatro Alfieri

TORINO. Venerdì 15 e sabato 16 febbraio alle ore 20.45 andrà in scena al Teatro Alfieri Delitto/ Castigo. Sergio Rubini e Luigi Lo Cascio sono i due straordinari interpreti, capaci di trascinare il pubblico a vivere in prima persona l’ossessione del protagonista. Delitto e Castigo, l’opera più letta e conosciuta di Dostoevskij, racconta il tormento di Rodiòn Romànovic Raskòl’nikov, un giovane poverissimo e strozzato dai debiti, che uccide una vecchia e meschina usuraia. Nel romanzo è evidente il conflitto interiore del protagonista, che crea in lui una scissione; ne viviamo i lucidi ragionamenti, in cui si rifiuta di provare rimorso, per dimostrare a se stesso di appartenere alla categoria di quelli che lui definisce i “napoleonici”, i grandi uomini, le menti superiori dalle idee rivoluzionarie, autorizzati a vivere e agire al di sopra della legge comune, perché tutte le loro azioni, anche quelle condannate dalla morale, hanno come fine ultimo il bene collettivo.

Tenta di convincersi che l’omicidio della vecchia usuraia, poiché ha liberato dal giogo molti poveri creditori ed eliminato dalla faccia della terra un essere maligno, non solo non è condannabile e non dovrebbe procurargli alcun pentimento, ma costituisce la dimostrazione stessa della sua appartenenza ad una categoria superiore. Dall’altro lato, però, viviamo il lento affiorare in lui della consapevolezza di non riuscire a sfuggire ai sensi di colpa e al terrore di essere scoperto: deve rassegnarsi, alla fine, di essere non già un grande uomo, ma un “pidocchio”, e, come tale, di meritare una punizione. Raskol’nikov l’assassino, Raskol’nikov il sognatore, Raskol’nikov l’altruista, cambi repentini di personalità supportati dai movimenti scenici delle luci e della scenografia (Gregorio Botta) mentre il narratore Sergio Rubini recita ruoli differenti (la madre, la sorella, il consigliere) con naturalezza e senza eccessive alterazioni vocali.

A differenza del picaresco e irriverente Delitto e Castigo del registra russo Konstatin Bogomolov – prodotto da ERT nel 2017 per i suoi quarant’anni – la trasposizione teatrale di Rubini e Carla Cavaluzzi è fedele al testo. I tagli e le accelerazioni rendono lo spettacolo dinamico, grazie a una scansione temporale in linea con i tempi di attenzione del pubblico.

Dietro alla sua consolle il rumorista G.U.P. Alcaro, come un dj, anima l’atmosfera cupa e angosciosa, dettata dalla sofferenza del protagonista. I suoi terremoti emotivi sono accompagnati dalle oscillazioni delle corde, che a volte precipitano al suolo per l’alta tensione con un tonfo sordo e profondo, mentre il tavolo si abbassa e si adagia sul pavimento per accogliere l’interrogatorio di Raskol’nikov. Esattamente a metà dello spettacolo, il delitto si compie. Nulla accade in scena, le parole e i suoni ricreano visioni suggestive ma la rappresentazione è privata, lo spettatore immagina ciò che il racconto descrive. Delitto/Castigo – privato del congiuntivo “e” – ricostruisce la scissione dell’anima (Raskol in russo è “scisma”), scivola nel fango dei tormenti, delle allucinazioni e sogni inquieti finché il silenzio finale cade sulla confessione liberatoria dell’assassino: “Sono stato io”.

Biglietti disponibili su www.torinospettacoli.com.

Roberta Bruno

Torinese, classe 1961, è maestra professionista di tennis. Da sempre appassionata di musica, ha seguito numerosi concerti di artisti di livello internazionale sia all'Italia, sia all'estero.

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