ENOGASTRONOMIA

Beatine di Ghemme, i dolci del Novarese che raffigurano la martire Panacea

QUARONA. Di grandi dimensioni e dal tipico colore dorato, le Beatine di Ghemme sono tradizionali biscotti antropomorfi tipici dell’area del Novarese, per la precisione di Quarona, vicino a Ghemme. Fanno parte della lista PAT in virtù delle loro “metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura che risultano consolidate nel tempo e sono praticate sul proprio territorio in maniera omogenea e secondo regole tradizionali per un periodo non inferiore ai venticinque anni“. La storia di questi peculiari biscotti si perde nel passato e nella tradizione popolare: secondo quest’ultima, infatti, questi biscotti raffigurerebbero la martire Panacea, uccisa dalla matrigna che la sorprese a pregare invece che a lavorare, mentre cinge le mani in preghiera.

La Festa della Beata Panacea a Quarona

L’origine delle Beatine di Ghemme, secondo le fonti storiche, risale all’Ottocento, quando questi dolcetti erano protagonisti nelle bancarelle in occasione della fiera della Beata, che prendeva luogo i primi giorni di Maggio. I pellegrini giunti a Ghemme per l’occasione, infatti, acquistavano i biscotti e si recavano in chiesa dove si svolgeva il rito di benedizione, che consisteva nel calare il sacchetto con i dolci all’interno del sepolcro della Beata, conservato al centro della chiesa.

Ingredienti

  • 150 g di mandorle
  • 150 g di zucchero a velo
  • 1 uovo intero
  • 150 g di burro di alta qualità
  • 250 g di farina
  • 1 buccia di limone
  • sale q.b.

Preparazione

Il primo passo nella preparazione delle nostre Beatine di Ghemme parte dalla mandorle, che per questa ricetta si consigliano sbucciate: per prima cosa, pestiamole, passiamole nel frullatore per qualche seconde e, dopo aver versato il composto ottenuto in una plafoniera, uniamo poco alla volta lo zucchero e l’uovo intero, mescolando lentamente con una spatola.

Bene: a questo punto, versiamo la farina bianca setacciata sul tavolo, formando una conca in cui verseremo il composto appena preparato, il burro precedentemente ammorbidito, il sale e la buccia di limone grattugiata. Lavoriamo a mano il tutto, fino ad ottenere un impasto consistente e dall’aspetto omogeneo. Rivestiamo il panetto ottenuto con un velo di carta velina e lasciamo a riposare il tutto per un’oretta circa in frigorifero.

Perfetto, siamo pronti per “intagliare” le nostre Beatine di Ghemme e a metterle in forno! Possiamo aiutarci disegnando l’immagine della beata su un foglio (alta quanto desideriamo lo siano i biscotti), così da basarci sulla figura, dopo aver “tirato la pasta”, per intagliare con il coltello la forma dei nostri biscotti. Fatto questo, posiamo le Beatine di Ghemme su una placca imburrata ed infarinata, spennelliamo con un uovo e cuociamo il tutto per cinque minuti in forno preriscaldato a 190°, fino a quando non assumeranno la tipica colorazione dorata.

Le Beatine di Ghemme sono perfette da mangiare così come sono, grazie al sapore dolce intenso e al penetrante profumo di burro e vaniglia, oppure accompagnate da un the leggero per una perfetto inizio di giornata.

Mirco Spadaro

Classe '98, rivolese di nascita, frequenta il corso di Lettere Antiche a Torino, sotto il simbolo della città. Tra viaggi e libri, è innamorato della tecnologia e della scrittura e cerca, tra articoli e post su siti e giornali online, di congiungere queste due passioni, ora nella sua "carriera" come scrittore, ora con il "popolo di internet".

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