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In viaggio con “Passaggio in blues”, di Simona Cocola

TORINO. Il suo secondo romanzo, Passaggio in blues (Sillabe di Sale editore), racconta ancora una volta di legami familiari forti, che nascono, si perdono, e si ritrovano dopo un peregrinaggio che avviene tra i passaggi di emozioni dell’anima. Così come all’esordio con “Particelle di profumo alla lavanda”, la giornalista e scrittrice torinese Simona Cocola riserva al lettore un segreto che percorre il viaggio del protagonista, Joe, nell’arco di 20 anni di storia narrata.

Il ragazzo ha 21 quando, inaspettatamente, diventa padre. Fino a quel momento la sua vita ha spesso preso le distanze da una madre poco presente, avvicinandosi alla musica, e perdendosi nella bellezza dell’oceano della California. Sta lavorando in carrozzeria il giorno in cui incontra Amy. Quell’impiego gli serve per realizzare il progetto che ha nel cuore: una scuola per giovani musicisti. È all’oscuro di ciò che l’esistenza ha in serbo per lui: una moto, il Venezuela, una bottega, un vecchio professore di filosofia da incontrare.

E, nel mezzo del viaggio, il legame doloroso che lo dividerà da sua figlia per molti anni. All’apparenza insensata, la forzata separazione imposta da Amy darà origine a un percorso in salita, che condurrà inizialmente il giovane, divenuto nel frattempo adulto, a un epilogo doppiamente inspiegabile.

Nel romanzo lo scorrere del tempo, e il mutare delle situazioni, sono scanditi dalla musica dell’epoca, con cui s’intrecciano, e dagli avvenimenti storici, tra cui la Woodstock, o la guerra in Vietnam. Inoltre, la presenza di Madre Natura, fedele compagna di viaggio di Joe, è una costante nella trama, che si snoda tra la fine degli Anni Sessanta e gli Anni Novanta.

“Passaggio in blues” si può trovare sui siti Sillabe di Sale e Amazon.

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