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Il 12 maggio 1706 un’eclisse preannunciò la vittoria dei piemontesi sui francesi

TORINO. E’ sicuramente uno degli episodi meno nodi relativo all’assedio di Torino del 1706. Ma è anche uno dei più affascinanti e misteriosi.  Non riguarda né la città né gli eserciti, perché avviene in cielo. Un’eclisse, che oscura il sole il 12 maggio. Evento spettacolare ma assolutamente normale, se non fosse che la contigenza con la guerra lo carica di un significato quasi profetico. Esso diventa il simbolo dei segni premonitori su quanto sta accadendo in quel periodo. Come a preannunciare la vittoria dei piemontesi sui francesi durante il famoso assedio cittadino. Nelle giornate che seguono anche Torino viene coinvolta nella Guerra di Successione al trono di Spagna: ha inizio da parte dei francesi un assedio che dura sino al 7 settembre, quando i quasi 45 mila soldati transalpini vengono messi in fuga dai 10.500 sabaudi, dopo un sanguinoso conflitto.
Qualche giorno prima dell’inizio delle ostilità, però, avviene quello strano avvenimento, ossia l’eclissi solare. Insolita e inattesa. Una circostanza che viene letta dagli studiosi degli astri e da coloro che hanno modo di viverla come un segnale chiaro a proposito del destino del conflitto.
In riferimento a quanto riportato da due testimoni autorevoli dell’epoca, Giuseppe Maria Solaro della Margarita e il sacerdote Francesco Antonio Tarizzo di Favria, l’eclissi si verifica intorno alle 10:15 del mattino. Con il sole oscurato completamente, rimane visibile soltanto a propizia costellazione del Toro.
Un piccolo indizio, che porta a pensare a una conclusione positiva per i piemontesi. L’esito di fatto dà proprio ragione ai sabaudi, che finiscono  con il beneficiare di una benedizione piovuta dall’alto.

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