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Polo e Museo del ‘900 restano aperti, sospesi però gli eventi sino al 3 aprile

TORINO. Rimane aperto al pubblico il Polo del ‘900 (tutti i giorni dalle ore 9 alle 21, domenica dalle ore 9 alle 20) ma sono stati sospesi tutti gli appuntamenti in programma fino al 3 aprile. Garantite, invece, le funzioni ordinarie di biblioteche, sale lettura e Museo Diffuso della Resistenza, nel rispetto delle disposizioni in vigore.

In particolare, slittano a data da destinarsi tutte le iniziative previste per marzo. Un mese ricco di appuntamenti che avrebbe visto prendere avvio progetti di punta della programmazione 2020 del Polo del ‘900. Posticipato il progetto dedicato alla condizione femminile Donne, genere e generazioni; il festival Settimana del Lavoro dedicato al mondo del lavoro e della formazione; la mostra Ritratti di cinema con le fotografie degli addetti ai lavori nelle sale cinematografiche piemontesi e il Festival G-days, organizzato dai ragazzi del progetto 900Giovani che avrebbe dovuto chiudere il mese. Rimandato anche Archivissima, il festival degli archivi in partenza il 3 aprile, al Polo del ‘900.

Prorogata al 15 marzo, invece, la mostra “Biblioteca di Mario Lattes” che rimane aperta ad accesso gratuito, tutti i giorni, dalle 10 alle 19.30. Visitabile anche l’allestimento permanente del Museo Diffuso della Resistenza, da martedì a domenica ore 10-18, giovedì ore 14-22.

“Nonostante il periodo di incertezza in cui ci troviamo, il Polo del ‘900 rimane vivo e attivo – dichiara Alessandro Bollo, direttore del Polo del ‘900 -. Stiamo lavorando per riprogrammare e non perdere nessuna delle iniziative che avevamo in calendario a marzo. Anzi stiamo mettendo a punto nuove idee per alleggerire questo periodo di tensione che divulgheremo nei prossimi giorni. In più, sono disponibili più di 100 mila contenuti digitali nella nostra piattaforma digitale 9centRo per chi vuole studiare e approfondire e abbiamo appena lanciato un sondaggio online che permette la scelta fra alcune protagoniste femminili che si sono distinte come giornaliste, artiste o imprenditrici cui verranno dedicati dei laboratori di lettura”.

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