Economia

EGO International, vendere ai clienti stranieri il Made in Piemonte

La vocazione internazionale dell’economia piemontese non è una semplice opinione, ma un dato ormai assodato e risaputo. Non stupisce dunque come sempre più imprese decidano di puntare alla vendita all’estero, guardando con interesse alle possibilità offerte dai clienti e dai compratori oltre confine. Non si parla solo di grandi aziende già affermate, ma anche di realtà più piccole. Lo evidenziano le recensioni degli esperti di Confartigianato, che tempo fa piazzavano in cima al podio delle PMI esportatrici le piccole imprese di Alessandria, e in quinta posizione quelle di Torino. A evidenziare le buone performance della regione sono anche le opinioni di EGO International, compagnia di Rimini attiva nel settore export e ben informata sulle opportunità dei mercati stranieri per le imprese italiane. Secondo le statistiche riportate dalla società di consulenza aziendale sul suo sito web e sulla pagina facebook, il Piemonte vanterebbe infatti un valore di export ben superiore alla media europea.

I settori più interessanti e le opinioni di EGO International

EGO International sottolinea come secondo il World Trade Organization il nostro Paese risulti decimo tra i maggiori esportatori mondiali. Secondo i commenti e i pareri degli osservatori, uno dei punti di forza dell’economia italiana nel contesto internazionale è certamente la grande diversificazione dell’offerta: il nostro Paese propone sui mercati stranieri prodotti che vanno dalle eccellenze tipiche dell’agroalimentare e dell’ortofrutticolo, fino alle avanzate macchine utensili, alla farmaceutica e al settore dell’automobile. Il tessuto produttivo piemontese rispecchia quello nazionale: sia l’industria che l’artigianato e il settore primario, infatti, vantano ottimi risultati. EGO International, per esempio, cita il mercato del lusso tra i più interessanti per le PMI piemontesi. Fashion e gioielli Made in Piemonte hanno le carte in regole per conquistare i clienti stranieri. L’azienda riminese indica tra i mercati più favorevoli il Medio Oriente, con gli Emirati Arabi Uniti e l’Arabia Saudita, ma anche la Cina e la Federazione Russa. Guardare oltre i confini nazionali e comunitari potrebbe dunque essere una scelta proficua per i piccoli artigiani impegnati nel settore del lusso. Per quanto riguarda la Russia, le recensioni di EGO International evidenziano un buon margine di profitto anche per i produttori del Food&Beverage, specialmente per quelli attivi nella filiera del vino e del riso, da sempre merci importanti nell’offerta piemontese.

EGO International, pareri sui distretti del Piemonte

Ruolo centrale è quello giocato dai distretti produttivi, che, secondo EGO International, hanno spesso ottenuto risultati e performance molto superiori a quelle medie regionali. Si parla delle macchine tessili di Biella, storico nucleo industriale ancora oggi attivo, delle valvole di Cusio-Valsesia, eccellenza mondiale nella rubinetteria, e del dolciario di Alba e Cuneo, piccola patria di alcuni dei prodotti dolciari italiani più noti e apprezzati in Europa e nel Mondo. Realtà spesso piccole, ma custodi di una tradizione industriale importantissima, e di un know-how che ha saputo evolversi per stare al passo coi tempi. E se ieri i mercati di destinazione di queste aziende erano quello francese, tedesco e britannico, oggi le PMI dei distretti riescono a guardare oltre al Vecchio Continente, riuscendo a conseguire risultati positivi in Arabia Saudita, Australia e Canada. Il quadro è dunque positivo. Le difficoltà di un contesto particolarmente competitivo, naturalmente, non mancano. È però certamente interessante l’intraprendenza degli imprenditori piemontesi nella ricerca di mercati favorevoli e nella capacità di proporre una qualità che all’estero viene sempre più spesso riconosciuta e premiata. Una scelta di successo che, si auspica, in futuro porterà sempre più benessere alle imprese che ci credono, ai lavoratori, e al territorio regionale.

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