Motori

Dopo 20 mila km sulla Via della Seta i camion firmati Italdesign hanno fatto ritorno a casa

MONCALIERI. Ripercorrere la Via della Seta a ritroso. A Moncalieri, in via Achille Grandi, sede di Italdesign, sono ritornati ieri, 25 giugno, i due camion Faw Jiefang J7, dopo un viaggio lungo sessanta giorni e oltre 20 mila km. Attraversando attraversato Cina, Kazakistan, Russia, Finlandia, Svezia, Germania e Svizzera, erano partiti lo scorso 5 maggio, giungendo poi idealmente “a casa”.

Il progetto “J7” risale al 2012, quando la casa cinese Faw Jiefang contatta il centro stile di Italdesign di Moncalieri, affinché disegnasse le linee del nuovo mezzo pesante. «È sempre una grande emozione vedere concretizzate le proprie idee, che nel frattempo si sono trasformate in un oggetto vero e funzionante, che siano automobili di serie, super sportive o, come in questo caso, mezzi imponenti come un Tir», afferma Filippo Perini, Head of Design di Italdesign.

L’idea di ripercorrere a ritroso la Via della Seta, che anticamente consentiva gli scambi commerciali tra l’impero Romano e quello Cinese, oltre a confermare l’assoluta affidabilità dei nuovi J7, è stato anche un viaggio ideale per collegare la nascente industria dei trasporti cinese all’Italia, culla della storia dell’automobile e del car design.

Ricordiamo che un noto quotidiano nazionale circa un anno fa, a seguito della visita del presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella in Cina, riportava la seguente notizia: «In Europa, l’Italia è il quinto partner commerciale della Cina che esporta elettronica, tessile ed autoveicoli ed importa soprattutto macchinari, prodotti chimici e farmaci. Il peso della partnership tra Cina e Italia è significativo. Gli investimenti cinesi da noi sono pari a circa 20 miliardi verso uno stock complessivo di investimenti esteri inferiore ai 300 miliardi. I cinesi esportano da noi soprattutto elettronica, tessile ed autoveicoli e noi esportiamo soprattutto macchinari, prodotti chimici e farmaci».

 

Simona Cocola

Giornalista pubblicista torinese, ha iniziato a collaborare per la carta stampata nei primi anni dell'università, continuando a scrivere, fino a oggi, per diverse testate locali. Ha inoltre lavorato in una redazione televisiva, in uffici stampa, ha ideato una rubrica radiofonica, ed è autrice di due romanzi.

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