Cultura & Spettacoli

Dal 5 agosto, gli abiti di corte di Maria Josè di Savoia in esposizione al castello di Sarre

SARRE. Regione autonoma Valle d’Aosta e il Comune di Sarre presentano al castello reale di Sarre, dal 5 agosto, l’esposizione Reine de l’élégance. Abiti di corte di Maria José di Savoia. L’interessante rassegna è realizzata grazie alla collaborazione con la Fondazione Umberto II e Maria José di Savoia di Ginevra e all’apporto delle delegazioni FAI della Valle d’Aosta e della Svizzera. Dal 1936 al 1942 i principi di Piemonte trascorsero la villeggiatura estiva nell’austera dimora di caccia di Vittorio Emanuele II e di Umberto I di Savoia sviluppando una forte affezione al territorio valdostano, il legame rimase forte, lo testimoni ancora la sua ultima visita al castello che  avvenne il 15 maggio 1998.

La Fondazione Umberto II e Maria José di Savoia, presieduta dalla principessa Maria Gabriella, ha concesso in prestito una selezione di superbi manti e di splendidi abiti provenienti dal guardaroba dell’ultima Regina d’Italia, già esposti in precedenza a Venaria Reale, Parigi e Istanbul. L’esposizione di preziosi abiti legati alla vita di corte e ai momenti più ufficiali di Maria José di Savoia  racconta sfumature di storia di Casa Savoia emblematiche di momenti di vita ufficiale e di eleganza regale.

I preziosi capi sono stati confezionati dalle più prestigiose case italiane secondo i dettami dell’ultima moda di Parigi, questi preziosi capi esaltavano il ruolo regale della sovrana e al tempo stesso attestavano sin da quell’epoca l’eccellenza dell’alta sartoria di cui ancora oggi l’Italia va fiera. Alcuni di essi furono fatti realizzare da Umberto II per dotare la futura sposa di un prestigioso corredo nuziale tutto “made in Italy”, di cui la Principessa si sarebbe fatta ambasciatrice nel mondo. Dopo l’esito del referendum a favore della repubblica, Maria José e Umberto lasciarono immediatamente l’Italia; partendo per l’esilio, e la “Regina di maggio” portò con sé gli abiti più belli del suo guardaroba, passati in seguito alla Fondazione ginevrina.

Oltre agli abiti di corte, in mostra si potranno ammirare anche la divisa da crocerossina di Maria José, particolarmente attiva presso il Corpo Nazionale della Croce Rossa, durante la guerra prestò la sua opera presso i reparti italiani al fronte, e due uniformi degli uscieri di corte dell’epoca di Carlo Alberto. Nel Cabinet des Estampes saranno esposte varie fotografie di Maria José a Sarre, sia del periodo d’anteguerra, sia delle visite ufficiali compiute nel 1989 e nel 1998. Al materiale iconografico si aggiungeranno alcuni documenti del carteggio privato tra Maria José e il parroco Aimé-Samuel Chatrian (1960-2004), donato di recente all’Académie Saint-Anselme, della quale Maria José era membro d’onore. Il canonico Chatrian ha intrattenuto fino all’ultimo stretti rapporti con la famiglia Reale: aveva presenziato, tra l’altro, al battesimo del principino Emanuele Filiberto IV e concelebrato le esequie di Umberto II nel 1983 e di Maria José nel 2001.

A corredo della mostra è prevista la pubblicazione di una brochure illustrata trilingue. L’esposizione sarà aperta sino al 23 settembre, tutti i giorni dalle 9 alle 19 (visita ogni mezz’ora, ultimo ingresso alle 18.30). La mostra  temporanea Reine de l’élégance. Abiti di corte di Maria José di Savoia è compresa nel percorso di visita e nel biglietto d’ingresso al castello.

Tariffe. Intero 5 euro, ridotto comitive 3,50 euro (almeno 25 persone paganti, studenti universitari, convenzioni specifiche), ridotto minori  2 euro (dai 6 ai 18 anni). Ingresso gratuito ai bambini fino a 6 anni non compiuti, soggetti portatori di handicap in possesso della certificazione di cui alla legge 104/92 e loro accompagnatori, insegnanti e accompagnatori di scolaresche, in proporzione di 1 ogni 10 alunni.

Info: tel. 0165.257539

Pier Carlo Sommo

Torinese, laureato in Giurisprudenza è giornalista professionista. Dal 1978 si occupa di comunicazione e informazione nella pubblica amministrazione. Autore di saggi, articoli e ricerche, ha pubblicato numerosi volumi e opuscoli dedicati alla comunicazione culturale - turistica del territorio per conto della Regione Piemonte, Provincia e Comune di Torino. È docente in corsi e seminari sui problemi della comunicazione e del giornalismo degli uffici stampa presso le società di formazione pubbliche e private e presso alcune Università.

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