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Crisi Toro: basta vittimismo

TORINO. Anche oggi siamo qui a parlare di una sconfitta. Meritata, immeritata? Cerchiamo di capirlo insieme. Dopo la vittoria nell’infrasettimanale con il Milan (solo per merito di Belotti e Sirigu e del tracollo milanista) la trasferta di Parma sembrava il giusto compromesso per cercare continuità di risultati ma soprattutto una parvenza di gioco perché si sa che se giochi bene alla fine i risultati arrivano sempre. Leggendo la formazione trovo Bremer terzino sinistro e già la cena mi va per traverso visto che in quel ruolo abbiamo Laxalt che scalda la panchina . Il rientro di Nkoulou al centro è la ciliegina del prepartita che mi fa ben sperare. Ciliegina che quasi mi soffoca dopo due minuti al goal del vantaggio emiliano.

Il Toro è senza gioco, Verdi non incide ma il pareggio arriva proprio su un cross dalla sinistra di mister 25 milioni che trova Ansaldi libero nell’area piccola che insacca con un colpo di testa. I problemi tattici sono sotto gli occhi di tutti. Il centrocampo è inesistente e ci si affida quindi sempre a “palla lunga e pedalare” ma Belotti cda solo non può fare sempre i miracoli. Il rigore per il Parma ci sta tutto e costa pure il secondo giallo a Bremer che lascia i compagni in 10 per quasi un ora di gioco. San Sirigu però ci mette ancora una volta una pezza e para la conclusione di Gervinho. Il Var ci assegna un rigore sacrosanto e il Gallo fa il doppio miracolo conquistando il penalty e realizzandolo ma a pochi secondi dal termine del primo tempo il Parma pareggia ancora su una dormita difensiva.

Nella ripresa il Toro soffre e si difende, esce Verdi (non pervenuto) ed entra finalmente Laxalt, poi fuori Ansaldi (perché? uno come lui deve stare in campo anche con le stampelle), Zaza sostituisce uno stremato Belotti e a due minuti dalla fine il Parma la chiude con Inglese. Mazzarri, che vede sempre partite diverse dalle nostre, parla di partita dominata e persa senza meriti. Io sarò di coccio ma non vedo alcun un miglioramento tattico e alcune sue scelte le trovo assurde. Il Parma non ruba nulla, gioca a pallone per 90’ e soprattutto non si arrende come invece aveva fatto il Milan negli ultimi 20’. In sintesi. Sconfitta meritata? Si, senza un gioco degno di questo nome non si va da nessuna parte e ce ne accorgeremo ancor di più quando incontreremo squadre di alto livello. Solo colpa di Mazzarri? Ovviamente no, anche la squadra ci sta mettendo il suo.

Il nostro tecnico, a mio avviso, ha però sulla coscienza la colpa più grossa, quella di avere avvallato da “yes man” una campagna acquisti inesistente. I vari Meite, Aina, Bremer, De Silvestri e Baselli non saranno mai dei fenomeni (e Mazzarri lo sa perfettamente) e sperando solo in Sirigu, Belotti, Ansaldi e Izzo (aggiungo anche lui per l’impegno) dove pensiamo di arrivare? Nonostante le dichiarazioni di “facciata” anche lo spogliatoio si sta stufando di questa situazione e prima o poi la bomba scoppierà. Al posto dei soliti piagnistei vorrei che almeno una volta il nostro tecnico avesse il coraggio di dirci tutta la verità cosi almeno il suo “linciaggio “ sui social (che tanto gli da fastidio) terminerà. I tifosi granata possono avere mille difetti ma amano la loro squadra e basta poco per far si che un tecnico entri nei nostri cuori. Di allenatori scadenti ne abbiamo visti tanti ma della maggior parte di loro conserviamo sempre anche un grande affetto perchè sedevano sulla panchina del “nostro” Toro.

Mazzarri oggi compie 58 anni e gli auguri sono d’obbligo. Mister, ci faccia anche lei però un regalo, la smetta con questo vittimismo e si comporti da allenatore del Toro perché forse si è dimenticato che Lei è sulla panchina di una delle squadre più gloriose della storia del calcio italiano e vedrà che sarà amato da tutti noi, per sempre, nella buona e nella cattiva sorte. Da queste parti “i piagnoni “non ci sono mai piaciuti altrimenti andavamo a tifare a Venaria. Fvcg

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