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Ironbike, una settimana di sfide per i superman della mountain bike da Entracque a Sauze d’Oulx

Prologo ad Entracque sabato 22 luglio, arrivo a Sauze d’Oulx dopo una settimana di fatiche inenarrabili ad alta quota, sfidando l’altitudine, il sole cocente, la nebbia, la pioggia e, se dovesse malauguratamente arrivare, pure la grandine, in una cavalcata di 600 km, con 25.000 metri di dislivello positivo. È questa in sintesi l’edizione 2023 dell’Ironbike che torna a riproporsi agli appassionati con l’ormai tradizionale patrocinio della Città metropolitana di Torino, perché quattro delle sette tappe hanno come teatro le vallate torinesi.

L’Ironbike nacque ormai quasi trent’anni orsono, nel 1994, per iniziativa di un gruppo di amici che avevano gestito importanti manifestazioni per auto e moto fuoristrada in provincia di Cuneo e all’estero, in Qatar, in Oman e sul Monte Sinai, ma avevano anche partecipato in prima persona ad eventi motoristici di culto, come la Parigi-Dakar. L’idea vincente fu quella di trasferire sulle montagne piemontesi una manifestazione di dichiarata durezza, utilizzando un mezzo che non avrebbe incontrato l’ostilità dei camminatori e degli ecologisti. La formula dei grandi rally africani venne adattata al mondo della mountain bike estrema, per dar vita ad una sfida in cui ognuno potesse misurarsi con sé stesso e con le difficoltà oggettive di percorsi che per lunghi tratti non scendono sotto i 2.000 metri di quota e lambiscono i 3.000. Come nella Parigi-Dakar da cui ha preso le mosse, la sfida dell’Ironbike è innanzitutto quella di arrivare al traguardo, perché la vittoria è appannaggio di atleti super allenati e specializzati.

Al raid si partecipa sia singolarmente che a coppie e l’età minima per poter partecipare è di 16 anni. La partecipazione è aperta agli atleti tesserati in possesso della licenza agonistica per la pratica del ciclismo, rilasciata da una Federazione o da un Ente di promozione sportiva riconosciuto dalla Consulta. I non tesserati devono essere in possesso di un certificato medico sportivo agonistico per il ciclismo in corso di validità, per consentire il tesseramento all’ACSI, l’Ente di promozione sportiva a cui è affiliata la società organizzatrice, l’associazione Tuttociclo di Borgo San Dalmazzo. Al termine di ogni tappa viene stilata una classifica di tappa e una generale con la somma delle penalità accumulate nelle varie tappe. Alla tappa successiva i concorrenti prendono il via solitamente secondo l’ordine inverso della classifica generale. Durante il raid sono previste una o più prove speciali per ogni tappa, consecutive o intervallate da tratti di trasferimento. Durante ogni tappa possono essere effettuati uno o più controlli di percorso e il mancato passaggio ad uno di questi punti, o la provenienza da una direzione sbagliata, comporta l’attribuzione della massima penalità prevista. I concorrenti devono pernottare nel campo base, in tenda, all’aperto o con sistemazioni di fortuna.

Le tappe in programma

I dettagli del regolamento sono consultabili nel sito Internet www.ironbike.it, ma ai “comuni mortali” che vogliono applaudire gli atleti (naturalmente nei luoghi più sicuri per il pubblico e per i concorrenti) interessa conoscere il percorso dell’edizione 2023, che inizierà con il consueto prologo di sabato 22 luglio ad Entracque, in Valle Gesso, su di una distanza di 22 Km e con un dislivello di 1091 metri.

La tappa di domenica 23, lunga 62 Km e con quasi 4.000 metri di dislivello, si concluderà al rifugio Fauniera, in Valle Grana, a poche centinaia di metri dall’omonimo colle che mette in comunicazione la Valli Grana e Stura e che fu teatro delle gesta memorabili di Marco Pantani nel Giro d’Italia 1999. La frazione dal rifugio Fauniera a Revello di lunedì 24 luglio sarà la più dura della corsa e comprenderà l’ascesa al Colle della Gardetta, la discesa ad Acceglio e la salita ai 2942 metri del Monte Bellino, tra Val Maira e Val Varaita. I corridori pedaleranno per 118 Km e supereranno un dislivello complessivo di 2287 metri. 

Martedì 25 luglio l’Ironbike entrerà nel territorio della Città metropolitana di Torino, per concludersi sulla balconata panoramica di Prarostino, affacciata sul Pinerolese, dopo 92 Km di corsa e 2922 metri di dislivello. Mercoledì 26 la corsa rimarrà nelle vallate pinerolesi, approdando a Prali attraverso Conca Cialancia, i Tredici Laghi e il Bric Rond. A Prali si disputerà una difficile e suggestiva prova speciale di downhill, con partenza dal Bric Rond, nuovamente raggiunto in seggiovia, e arrivo al campo base allestito in paese. Si pedalerà per 53 Km, affrontando un dislivello di 2079 metri. 

Giovedì 27 luglio la corsa rimarrà nelle Valli Valdesi, approdando a Roure. La tappa sarà lunga 91 km, con 4331 metri di dislivello e la difficile discesa dell’Albergian.  Venerdì 28 l’arrivo ad Oulx, alla vigilia della frazione conclusiva da Sportinia a Sauze d’Oulx. La tappa Roure-Oulx di 87 km e con 3475 metri di dislivello comprende la discesa sulla scalinata del Forte di Fenestrelle. Sabato 29, ultimo giorno di gara, si annuncia come spettacolare la partenza da Sportinia in stile 24 Ore di Le Mans, con i concorrenti schierati a piedi e le biciclette allineate in distanza. Al “Pronti! Via!” ogni ciclista dovrà correre a recuperare la sua bici, balzare in sella e lanciarsi verso il traguardo in piazza III Reggimento Alpini a Sauze. Gli ultimi 40 km dell’Ironbike non saranno comunque una passerella, perché i ciclisti dovranno affrontare 2400 metri di dislivello.

Piero Abrate

Giornalista professionista, è direttore responsabile di Piemonte Top News. In passato ha lavorato per quasi 20 anni nelle redazioni di Stampa Sera e La Stampa, dirigendo successivamente un mensile nazionale di auto e il quotidiano locale Torino Sera. E’ stato docente di giornalismo all’Università popolare di Torino.

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