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Alessandria, in 1.800 hanno aderito alla cena benefica a favore dell’Ospedale Infantile

ALESSANDRIA. Ha fatto registrare un numero da record la cena benefica “Un fiume di sorrisi in Cittadella” organizzata ieri sera ad Alessandria. In 1.800 hanno infatti aderito all’iniziativa, giunta alla sua ottava edizione e  promossa dall’associazione “Un sorriso per loro” si pone l’obiettivo di far conoscere la Labiopalatoschisi, una patologia non così rara come si potrebbe pensare e di mettere in luce la situazione particolare in cui opera l’ambulatorio dell’Ospedale Infantile di Alessandria, gestito quasi totalmente da volontari.

«La labiopalatoschisi – spiega il presidente dell’associazione e organizzatore della serata Marcello Canestri – è una patologia comunemente conosciuta come Labbro leporino. Comporta numerosi problemi, che vanno da quelli estetici a quelli respiratori, a quelli di deglutizione e foniatrici. Per questo motivo si tratta di una patologia multidisciplinare che comporta un percorso di cure lunghe e costose. Il nostro ambulatorio all’Ospedale Infantile di Alessandria è completamente gestito da volontari che con impegno e dedizione curano i piccoli pazienti, confermando il nostro centro come unico in Italia e fiore all’occhiello non solo per l’Azienda Ospedaliera, ma per tutta la città. Non posso esimermi dal ricordare gli altri protagonisti volontari che da molti anni, con me, operano all’interno dell’ambulatorio: le dottoresse Marilena Vaccarella,  Maria Elena Pisano,  Chiara Procchio e Francesca Vaccarella. Sono ormai otto anni che insieme organizziamo diverse iniziative a scopo benefico per sostenere l’ambulatorio di Alessandria e aiutare le famiglie, con la collaborazione delle istituzioni ed il sostegno degli sponsor locali».

I 1.800 convenuti all’insegna della solidarietà e della voglia di esserci, sono stati serviti da circa 200 volontari.

Piero Abrate

Giornalista professionista, è direttore responsabile di Piemonte Top News. In passato ha lavorato per quasi 20 anni nelle redazioni di Stampa Sera e La Stampa, dirigendo successivamente un mensile nazionale di auto e il quotidiano locale Torino Sera. E’ stato docente di giornalismo all’Università popolare di Torino.

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