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Addio al Mago Gabriel: divenne famoso grazie alle storpiature grammaticali

TORINO. Salvatore Gulisano, noto personaggio televisivo torinese conosciuto come Mago Gabriel, si è spento ieri all’età di 79 anni. Nei primi anni Novanta era diventato famoso per essere stato la “vittima” privilegiata del programma Mai dire tv della Gialappa’s Band. Nato a Palermo ma trapiantato a Torino, aveva raggiunto l’apice del successo con le apparizioni in tv sulle reti Fininvest, nella gag con il trio che lo prendeva in giro per i suoi programmi sulla tv privata torinese TF9. La sua ultima apparizione in tv risale all’estate scorsa, quando era stato ospite della trasmissione “Dalla vostra parte” su Rete 4.

La forza comica del personaggio consisteva soprattutto nelle sue storpiature grammaticali, per gli improbabili poteri esoterici e l’espressività facciale. Il “pinotismo” e il “paragnottico” divennero subito i suoi cavalli di battaglia, insieme alle sue buffe espressioni facciali (specie quando esercitava la facoltà di vedere gli gnomi) e ai celebri intercalare come “di cui” e “stupentemente”.

A dare la notizia della scomparsa è stato il promoter Renato D’Herin con un post su Facebook: “Ieri purtroppo ci ha lasciato un artista a cui sono molto affezionato ed a cui ho voluto bene… Il Mago Gabriel (al secolo Salvatore Gulisano). Una figura fuori dagli schemi tradizionali… ma con un grande cuore! Riposa in pace Gabriello… Ti voglio dare l’ultimo saluto con il nome affettuoso con cui ti ho sempre chiamato”. Con D’Herin, il Mago Gabriel aveva lavorato a lungo nel corso della sua carriera.

Un messaggio d’affetto è arrivato anche via Facebook dalla Gialappa’s Band. “Ora – si legge in uno dei tanti commenti apparsi subito dopo – può essere ‘completamente seppellito di cui lo aspettano le entità superiori’ in un paradiso stupentemente suplime”.

Piero Abrate

Giornalista professionista, è direttore responsabile di Piemonte Top News. In passato ha lavorato per quasi 20 anni nelle redazioni di Stampa Sera e La Stampa, dirigendo successivamente un mensile nazionale di auto e il quotidiano locale Torino Sera. E’ stato docente di giornalismo all’Università popolare di Torino.

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