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Il Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo, tra cultura, musica e cinema

A giugno l’inaugurazione della mostra “40 anni di Piemonte Parchi”, a luglio il concerto di Daniele Silvestri e ad agosto il Marcarolo Film Festival

di Denise Giusto (da Piemonte Parchi – 20 giugno 2023)

È l’area verde più estesa dell’Alessandrino al confine con l’entroterra genovese, paragonabile per estensione al parco de La Mandria o al Parco Agricolo Sud Milano, capace di mettere in luce il valore dell’unicità delle Aree Protette dell’Appennino Piemontese che rappresentano un corridoio ecologico tra il contesto Appenninico e quello Alpino. È il Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo, un’area naturale protetta istituita nel 1979 e situata in Piemonte al confine con la Liguria, ad appena una decina di chilometri in linea d’aria dal mare. La sua rete escursionistica, percorribile in ogni stagione, si snoda su sentieri, mulattiere e talvolta su strade sterrate. Dagli alti crinali panoramici, nelle giornate terse, si può scorgere il Mar Ligure e ammirare l’arco alpino.

L’altopiano di Marcarolo

Si trova nel cuore dell’Oltregiogo, come per secoli è stata denominata la regione montuosa incastonata tra il versante costiero e la pianura. Si tratta di un territorio sul quale si incontrano e si confondono tradizioni, pratiche e dialetti differenti. Crocevia di strade e culture, dopo essere stato per secoli al centro di scambi con la Padania, Marcarolo non ha conosciuto la modernizzazione e la cultura della sua gente si è proiettata sino alle soglie dei nostri giorni come un residuo di antico regime. Nel corso degli anni Sessanta il definitivo esodo dei suoi abitanti spegne la comunità locale e con essa il paesaggio rurale, le cui residue tracce oggi si armonizzano con il rigoglioso ambiente naturale circostante.

Il Parco si estende per più di 8.200 ettari ad un’altitudine che va dai 335 metri dei Laghi di Lavagnina fino ai 1172 metri del Monte delle Figne, e comprende importanti monumenti storici come il Sacrario della Benedicta, che commemora il massacro della Benedicta avvenuto tra il 6 e l’11 aprile del 1944, i ruderi di una ex abbazia nei pressi della frazione di Capanne di Marcarolo nel comune di Bosio e un interessante Ecomuseo, dove si può fare un salto indietro nel tempo nella quotidianità dei contadini che abitavano in queste zone.

Corsi d’acqua, torrenti e bacini rendono rigogliosa una vegetazione molto varia in cui si possono trovare specie erbacee e arbustive, affioramenti di microtorbiere, castagni e pini marittimi. A una così grande varietà di ambienti, corrisponde una fauna altrettanto ricca di cui avvistare gheppi, poiane, sparvieri, salamandre, rospi e tritoni e il simbolo del parco, il biancone detto “aquila dei serpenti”. Una gita nel parco permette di scoprire realtà diverse: quella adatta agli escursionisti, quella per gli amanti della cultura, quella dedicata agli amanti della storia e perfino quella per i cinefili.

La Cascina Saliera, Capannette – Foto Toni Farina

Tra cultura, musica e cinema

All’interno del Parco è nato nel 1996 l’Ecomuseo di Cascina Moglioni, un progetto che ha coinvolto la ristrutturazione di alcuni edifici rurali e la rivalutazione dei terreni circostanti. Si trova in un contesto naturale molto suggestivo, immerso tra faggete, castagni secolari e zone umide di particolare interesse naturalistico. Nel calendario di eventi 2023 dell’Ecomuseo, spicca il concerto acustico di Daniele Silvestri, domenica 16 luglio alle 18, nell’ambito di Attraverso Festival.

La Cascina, di cui si hanno notizie a partire dalla seconda metà del XVIII secolo, è stata abitata da diverse famiglie fino agli anni Settanta, quando la migrazione verso le città di molta parte della popolazione ha portato ad un progressivo abbandono di questo territorio. La struttura della Cascina si sviluppa su due edifici paralleli, anticamente utilizzati come deposito, stalla e fienile da una parte, e abitazione dall’altra. Le strutture hanno i tipici tetti molto spioventi in tegole di terracotta, chiamati pisanin, per gli edifici di servizio, e in scandole di legno di castagno per l’abitazione. Al piano terra del fienile, si trovava la stalla, dove venivano ricoverati gli animali, mentre il fieno veniva gettato al piano superiore attraverso un grande finestrone e si poteva accedere solo attraverso una scala a pioli. Il piano terra dell’abitazione era invece utilizzato come deposito per gli attrezzi, pollaio e stalla per le pecore, mentre al primo piano si trovavano le camere da letto e la cucina, riscaldata tutto l’anno da una stufa a legna. La Cascina Moglioni, ristrutturata e accessibile, è un chiaro esempio di come si svolgeva la vita contadina in questi luoghi, e oggi è diventata un interessante Ecomuseo, dove si tengono anche eventi e laboratori didattici.

Lo stesso Ecomuseo di Cascina Moglioni propone ogni anno dal 2008 il Marcarolo Film Festival, manifestazione di cinema dedicato a tematiche ambientali, naturalistiche e socio-antropologiche, con la consapevolezza che l’audiovisivo oggi rappresenta uno dei principali strumenti per diffondere la conoscenza dai territori e delle diverse culture e per stimolare una riflessione sulle problematiche ambientali e sulle responsabilità individuali. Quest’anno, la sedicesima edizione ospiterà domenica 13 agosto la proiezione di Dove ti porta il vento (…è tempo di gru) di Alessandro Ghiggi, con produzione esecutiva a cura dellʼAssociazione naturalistica Le Gru del Lago Borgarino.

È possibile consultare il calendario completo delle iniziative di Appennino Racconta 2023  sul sito dell’ente di gestione dell’Ente di gestione delle Aree Protette dell’Appennino Piemontese.

Tra gli altri appuntamenti, si segnalano: venerdì 30 giugno, l’inaugurazione della Mostra 40 Anni di Piemonte Parchi, con una serata dedicata alla divulgazione naturalistica con la Direttrice della rivista Emanuela Celona, nella sala conferenze della sede Aree Protette Appennino Piemontese di Bosio e domenica 23 luglio la Fiera del bestiame delle antiche razze locali, il tradizionale appuntamento di Capanne di Marcarolo dedicato alla promozione delle storiche razze bovine dell’Appennino piemontese con stand di prodotti locali.

I bovini piemontesi in transumanza nelle Aree Protette dell’Appennino Piemontese – Foto di Daniela Lenti

Il Sacrario della Benedicta

Un altro luogo importante sia dal punto di vista architettonico che storico è il Sacrario della Benedicta, nata come grangia cistercense, trasformata in cascinale e diventata tristemente famosa durante la Seconda Guerra Mondiale. Nell’aprile del 1944, infatti, qui persero la vita circa 150 partigiani e le forze nazi-fasciste rasero al suolo la struttura. Dopo molti anni di abbandono, tra il 2002 e il 2009, sono state portate avanti diverse opere di ripristino e restauro dei ruderi ancora presenti sul luogo, ed è stato creato il Sacrario della Benedicta, in ricordo della strage. Ogni anno, l’eccidio viene ricordato con diversi eventi commemorativi e dal 1999 è attiva l’associazione “Memoria della Benedicta”, il cui scopo è promuovere e valorizzare questo sito storico, cuore del Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo.

Come arrivare

Il Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo dista circa 150 chilometri da Torino, 130 chilometri da Milano e 30 chilometri da Genova. Gli accessi stradali principali sono costituiti dalle autostrade Voltri-Sempione (A26) e Genova-Milano (A7).

Il territorio del Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo si sta evolvendo di anno in anno per offrire ai propri turisti un’esperienza culturalmente arricchente. Chiedendo al Parco (info@areeprotetteappenninopiemontese.it) è possibile fare delle escursioni con l’accompagnamento di personale esperto.

Di seguito l’elenco delle Aree Protette e dei Siti Natura 2000 amministrati dall’Ente di gestione delle Aree Protette dell’Appennino Piemontese:

– Parco naturale/ZSC/ZPS “Capanne di Marcarolo”

– Parco Naturale Alta Val Borbera con l’omonima Area Contigua

– Riserva naturale del Neirone

– ZPS “Dorsale Monte Ebro – Monte Chiappo”

– ZSC “Massiccio dell’Antola, Monte Carmo, Monte Legnà”

– ZSC “Strette della Val Borbera”

– SIC “Calanchi di Sottovalle, Rigoroso e Carrosio”

– ZSC “Bacino del Rio Miseria”

– ZSC “Langhe di Spigno Monferrato”

Piemonte Parchi

Piemonte Parchi è una rivista di informazione e divulgazione naturalistica pubblicata dalla Regione Piemonte. Nel 2023 festeggia quarant'anni di attività, unendo al taglio naturalistico degli articoli, l'interesse per l'attualità. "Unica" nel suo genere, nel corso degli anni è passata da rivista cartacea bimestrale a mensile, mentre nel 2006 ha registrato un proprio dominio, diventando anche una testata giornalistica online. Oggi, la versione telematica ha sostituito parzialmente quella cartacea. Quest'ultima continua a uscire come supplemento al web con uno o due numeri speciali all'anno. Le edizioni monografiche sono a tiratura limitata e vengono distribuite nei parchi piemontesi, ma sono anche scaricabili online gratuitamente.

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