Cultura & Spettacoli

Antiqua, anche a luglio un ricco programma di musica cameristica, strumentale e vocale

Claudia Ferrero

TORINO. Il programma della rassegna musicale Antiqua – musica cameristica, strumentale e vocale proposta dall’Accademia del Ricercare – continua con i suoi appuntamenti anche per il mese di luglio: sabato 7 sarà infatti la volta di Trausella, alle ore 21.15, presso la Chiesa di San Grato (piazza della Chiesa). Durante la serata il protagonista assoluto del repertorio vocale fiorito in Italia nel corso del XVIII secolo sarà l’amore, un tema che venne declinato in tutte le sue sfumature: dai dubbi laceranti sulla reciprocità del sentimento al timore di vedersi respinti e dalle espressioni più estreme della gelosia alle languorose espressioni del definitivo distacco. Si tratta quasi sempre di affetti instabili, che sono basati sulla speranza, sulla paura e sulle ossessioni e solo di rado i compositori settecenteschi concentrarono il loro estro su una piena e completa felicità, sensazione che lascia spazio poco ai chiaroscuri espressivi, che costituiscono una delle principali cifre dell’estetica barocca.

Claudio Andriani

Mentre domenica 8 luglio toccherà nuovamente a Romano Canavese, presso la Chiesa di S. Marta (via all’Asilo), con Tra Padova e Venezia: rievocare a trecentoventi anni dalla nascita le composizioni di Francesco Antonio Vallotti significa far rivivere oggi un capitolo di storia della musica rimasto ancora inesplorato, togliendo quel velo di silenzio che per troppo tempo ha reso la sua produzione musicale priva di fama e sconosciuta anche agli addetti ai lavori. Vallotti fu infatti fecondissimo compositore di musica sacra destinata al culto liturgico nella Basilica del Santo di Padova, di cui fu lungamente Maestro di Cappella e la sua musica suscitò interesse, ammirazione ed entusiasmo, da parte dei suoi contemporanei ed anche oltre. Tutto questo fino all’ingiusto oblio cui la musica del frate francescano fu relegata (perché erroneamente etichettata come barocca, ridondante e superficiale) dalla famigerata ed ottusa Riforma Ceciliana di fine Ottocento. Iniziato ben nove anni fa con la pubblicazione integrale del disco delle bellissime Nove Lezioni per gli Uffici delle Tenebre (per soli, violoncello obbligato, archi e continuo) realizzato in esclusiva per Amadeus, il Progetto Vallotti – che vede ora la straordinaria collaborazione di due prestigiosi ensemble filologici italiani – si pone il nuovo obiettivo di far rivivere alcune composizioni di Vallotti rivolte alla figura della Beata Vergine Maria. Nello specifico, il percorso tematico-musicale di questa serata sarà dedicato alle Antifone Mariane scritte per soprano solo ed archi (le preghiere note come Salve Regina,  Alma Redemptoris Mater, Ave Regina Caelorum e Regina Caeli costituiscono le antifone mariane ossia quelle antifone libere, che la Chiesa Cattolica dedica a Maria).

Inoltre, dalle ore 17 alle ore 19, presso Palazzo Bellono la giornata a Romano proseguirà con la partecipazione straordinaria de “Le Vie del Tempo”. In cui “sembrano quasi usciti da una tela di Fragonard o del sabaudo Cignaroli, le leggiadre dame e gli spensierati nobiluomini, che, alla ricerca della frescura, lasciano la città, per la villeggiatura in campagna. Palazzo Bellono – esempio di residenza aristocratica della provincia piemontese – diventa l’ideale cornice per narrare, attraverso la ricostruzione storica gli ozi estivi dove i modi e i tempi si fanno più leggeri e allegri e la vita si fa più galante e graziosa.  Giochi, conversazioni frivole ed intriganti, musica, danza, golose merende di un tempo dove tutto è lusso, calma e voluttà!” Tutto questo con Moda e Danza tra ‘700 e primi ‘800.

Le Vie del Tempo. L’Associazione Culturale , sebbene sia nata di fatto soltanto nel 2016, annovera tra i suoi associati rievocatori che, da oltre vent’anni, hanno scelto di fare cultura attraverso questo mezzo, che in Europa e negli Stati Uniti ha raggiunto importanti livelli, e che in Italia viene sempre più tenuto in considerazione. L’Associazione, i cui interessi culturali e divulgativi abbracciano un arco temporale che va dal periodo romano antico all’inizio del ‘900, propone ricostruzioni storiche, tableaux vivants, attività didattiche anche nelle scuole, visite guidate e pubblicazioni, a cura dei suoi membri: storici, sia militari che dell’architettura e della sartoria, guide turistiche, esperti di uniformologia, che hanno scelto di raccontare e divulgare le vicende del Piemonte, e non solo, nei secoli, rivivendole in prima persona, e facendole rivivere anche al pubblico.

Valeria Glaray

Laureata in Servizio Sociale ed iscritta alla sezione B dell’Albo degli Assistenti Sociali della Regione Piemonte. Ha un particolare interesse per gli argomenti relativi alla psicologia motivazionale e per le pratiche terapeutiche di medicina complementare ed alternativa. Amante degli animali e della natura.

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