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Baci di Dama, quando i tradizionali biscotti tortonesi si trasformano in una torta…

Leggenda, amore, storia: quando si parla dei Baci di Dama, le orecchie si aguzzano e il naso corre all’insù; non sono proprio questi alcuni tra i dolci più apprezzati e ricordati della tradizione dolciaria nostrana? E anche qui, come tante altre volte, l’origine di questi dolci si perde nelle tradizioni legate alla famiglia reale Savoia: leggenda vuole che in una bella giornata di sole del 1852, Re Vittorio Emanuele II chiedesse ai cuochi di corte la preparazione di un nuovo dolce: farina, zucchero, uova e cioccolato, i cuochi di cortesi misero al lavoro e, poco dopo, sfornati dal sudore e della creatività di questi illustri personaggi, per la gioia del sovrano, nacquero gli ormai celebri baci di dama. Una forma strana e ben diversa dal solito: furono un successo! Ottenuta l’approvazione del sovrano, il conobbe la fama sulle tavole reali del resto d’Italia e, di lì in poi, imperitura gloria nel resto del continente.

I tradizionali biscotti tortonesi

Ovviamente, questa è solo una storia: nella realtà, i baci di dama sono originari di Tortona, un ridente comune in provincia di Alessandria e il bacio, questo nome così particolare, deriverebbe dunque dalla forma peculiare del biscotto, che sembra tenere insieme con una lingua di cioccolato due morbide labbra in biscotto; da qui, dunque, il nome “bacio di dama”. Non sempre, comunque, le ricette rimangono nella loro forma: dei celebri e dolci tortonesi ne esistono oggi diverse ricette e innumerevoli interpretazioni: tra le più famose c’è sicuramente quella dei Baci di Alassio, che prevede l’aggiunta di cacao e miele nell’impasto dei biscotti, oppure la famosa Torta bacio di dama, che reinterpreta i tradizionali biscotti in una più grande – e non meno interessante – torta: provare per credere.

Ingredienti

  • farina 00: 400 g
  • burro: 300 g
  • farina di nocciole: 200 g
  • cioccolato fondente: 200 g
  • zucchero a velo non vanigliato: 150 g
  • tuorli: 2
  • sale: un pizzico

Preparazione

Preparare la torta bacio di dama non è un procedimento complicato: queta piccola gemma golosa, infatti, non è altro che la composizione di due grandi cialde, fra le quali viene inserita una morbida e non troppo dolce farcitura al cioccolato. Ingredienti e consistenza, per capire da principio il risultato al quale puntiamo di ottenere, non sono altro che quelli dei baci di dama tradizionali; cambiano, appunto, le proporzioni.

Il primo passo nella preparazione della nostra torta baci di dama parte dalla lavorazione del burro: rigorosamente a freddo, appena tolto dal frigo, tagliamo il burro a cubetti, lavorandolo energicamente con lo zucchero a velo fino ad ottenere una crema morbida ed omogenea. Aggiungiamo i tuorli, un pizzico di sale e, muniti delle nostre fide fruste elettriche, lavoriamo il composto fino ad ottenere un prodotto omogeneo.

Uniamo la farina 00 e le nocciole; l’impatto, che da primo acchito si presenterà granuloso, diventerà via via più facile da lavorare a mano. Fatto ciò, avvolgiamo il “panetto” appena venuto con un sottile velo di carta velina e lasciamolo riposare in frigorifero per una mezz’oretta; noi, nel frattempo, preriscalderemo il forno a 180°.

Foderata la base di una teglia di diametro 20-22 cm con della carta forno, dividiamo l’impasto in due parti uguali e stendiamo la prima parte formando un cerchio dello stesso diametro dello stampo; cuociamo l’impasto nello stampo in forno preriscaldato a 180° fino a quando la superficie del biscotto risulterà dorata e costellata da piccole crepe. Bene, ripetiamo il processo anche per l’altra faccia della nostra torta e, nel frattempo, sciogliamo a bagnomaria il cioccolato. Ora, non ci resta che montare il tutto: versato il cioccolato tra i due biscotti, facciamo combaciare le due metà e lasciamo riposare la torta per qualche ora, così da far solidificare il cioccolato e raffreddare il dolce. Decoriamolo a piacere e serviamolo ai nostri ospiti a fine pasto o all’ora della merenda, così da allietare grandi e piccini con la sua forma e il suo gustoso sapore.

Mirco Spadaro

Classe '98, rivolese di nascita, frequenta il corso di Lettere Antiche a Torino, sotto il simbolo della città. Tra viaggi e libri, è innamorato della tecnologia e della scrittura e cerca, tra articoli e post su siti e giornali online, di congiungere queste due passioni, ora nella sua "carriera" come scrittore, ora con il "popolo di internet".

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